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Fu tutt'all'incontro nella nuova coltura generata, vivificata, spinta innanzi dalla religione, dall'operositá cristiana. Qui si, abbondavano i soggetti reali, belli, grandi, incalzanti. Ma, religiosamente letterariamente parlando, non oserem nominare come parti o frutti di tal coltura i Vangeli, gli Atti o le lettere degli apostoli.

Quinci addivien ch’Esaù si diparte per seme da Iacòb; e vien Quirino da vil padre, che si rende a Marte. Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a’ generanti, se non vincesse il proveder divino. Or quel che t’era dietro t’è davanti: ma perché sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t’ammanti.

Aveva la febbre? caldura della pelle, generata dall'ansia di quei giorni. Si sdoppiava, facendo a un tempo da malata e da medico ingannatore; interrogandosi e rispondendosi. Hai bisogno di me? chiese, al vedere Emilia così repentemente comparsa. Debbo parlarti.... cominciò questa. S'interruppe bruscamente, soggiogata dalla propria commozione.

Presso a lui quel giovane così esorbitantemente indebitato il quale, per contrapposto, mostrava sul volto i segni di una floridezza, non dirò verginale, ma generata bensì dall'assidua consuetudine di mangiar bene e bever meglio, la quale però era tutto a scapito delle vesti, talmente cenciose, talmente in mal essere, che la palandrana grattugiata del pittore veniva a guadagnare moltissimo nel confronto.

Quinci addivien ch'Esau` si diparte per seme da Iacob; e vien Quirino da si` vil padre, che si rende a Marte. Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a' generanti, se non vincesse il proveder divino. Or quel che t'era dietro t'e` davanti: ma perche' sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t'ammanti.

«La terra lacrimosa», cioè quella valle d'inferno, o per li molti pianti che in quella si fanno, o per l'umiditá, la quale è nella concavitá della terra generata dal freddo, il quale ha l'esalazioni della terra calde e umide risolute in acqua: la quale primieramente accostata alla terra fredda, è fatta in forma di lacrime, e cosí si può dire l'inferno essere lacrimoso.

Tutta la sua collera che ancora rimanevagli in fondo al cuore svanì come la nebbia al sole: una profonda compassione generata dall'immenso amore che nutriva ancora pel traditore, la prese e rimase ritta sulla porta senz'essere capace di dir verbo. Chi è l'assassino che viene ad assistere alla mia agonia? chiese con voce rauca l'arabo fissando due occhi stravolti su Elenka.

mostra dovere egli essere stato onestamente amato da lei; dal quale onesto amore è di necessitá essere stata generata onesta e laudevole amistá, la quale esser vera non può, è durabile, se da virtú causata non è: e cosí mostra che fosse questa, in quanto la donna, di lui parlando, il chiama «suo amico». E qui non senza cagione, lasciato stare il proprio nome, il chiama la donna «amico»: la quale è per dimostrare, per la virtú di cosí fatto nome, l'autore le sia molto all'animo e per mostrare in ciò che ella non venga a porgere i preghi suoi per uomo strano o poco conosciuto da lei.

DON IGNAZIO. Or ditele da mia parte che desiava lei per isposa stimandola onesta e onorata; ma avendone veduto tutto il contrario, si goda per sposo chi la passata notte goduto s'ave. EUFRANONE, Farò la vostra ambasciata e farò che le penetri ben nel cuore. Ahi, misero padre d'infame figlia, e quanto son dolente d'averti generata!

O generata per mirar la gioia negli occhi, e far ghirlande di giunchiglie, passando in danza fra le maraviglie dolcissime d’un maggio che non muoia: o tu che porti in te la giovinezza di tutti i rivi, e pur ti godi a bere ad ogni fonte che ti dia piacere, ad ogni raggio che ti dia bellezza: stupefatta io ti guardo, e mi domando chi sei: più ricordo il mio supplizio nel procrearti, e il lungo sacrifizio de’ miei begli anni, in te sola vibrando.