United States or Slovenia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Il cavallo di Gino Malatesti era un bel rovano, di larga cervice e di garretti robusti, con due occhioni intelligenti e gli orecchi tesi, che indicavano una seriet

Mia s'inquieta, sbuffa, accenna ad impennarsi, ma il suo cavaliere le stringe i fianchi come in una morsa di acciaio, mentre colla mano guantata in pelle di daino, accarezza il collo della cavalla, battendo leggermente sulla criniera. Mia si rassegna ed aspetta, ma colle orecchie tese, coi garretti frementi.

coi pugni tesi contro Lanzirica. Tu menti come una prostituta piena di lue! Non ascoltarlo, Kabango! Turati le orecchie, Mabima! Le strade che Lanzirica descrive sono le strade del suo cuore. Lanzirica non ha muscoli, coraggio. Il suo corpo ha il terrore delle grandi strade fortunose del deserto. Io non seguo le strade; le prendo. Sono mie. Escono da me. Via, di slancio! Scivolare. Rimbalzare. Non premere sulla sabbia. Leggerezza. Lunghi scatti veloci. Come una pietra piatta sulla cresta delle onde. Mirabile astuzia dei miei garretti. Ogni mio muscolo è una strada arrotolata che io snodo a volont

. . . . . . . . . . . . . . . . . . In alto assai, sulla costa granitica, a cento cubiti a picco sul mare, un Cavaliere nero, grande, piantato ritto nelle staffe, tendeva le braccia verso l'abisso delle Notti... Ischeletrito dalla fatica e dalla fame, il suo cavallo aveva piegati i garretti posando il collo su la gelida roccia.

La gamba sinistra del cavaliere aveva una solida corazzatura; bendato era l’occhio sinistro del cavallo; un orribile palafreniere, in giubba rossa e calzoni di tela greggia, stava dietro il cavallo con un lungo randello, per tempestarlo di colpi se questo piegava sui garretti o per costringerlo a sostenere la cornata se atterrito retrocedeva.

E il cavallo, sprofondando nella neve fin oltre i garretti, a stento proseguiva, ed ogni tanto era costretto fermarsi.

È troppo tardi! Il Dio sta per raggiungerci! I suoi garretti tesi, serrati entro maglie di barbaro oro, vibrano e risplendono... I suoi grevi passi risuonano sulla riva d'argento, e il suo torso colossale, muscoloso di raggi, ingombra il profondo azzurro fino allo Zenit!... È troppo tardi!... Tutto è perduto! Il Dio ci raggiunge... Per noi, non altro scampo che il mar che ci guarda, pupilla immensa, tutta cigliata di fiamme! Egli viene, ebbro di corsa, agile e nudo, tese le braccia, a te, per abbracciarti! Gi

Una paura insana, delirante, che determinava in lei come l'accesso d'un pazzo orgasmo. Appena udito lo sparo essa partiva a gran carriera, colle nari al vento, con un acuto nitrito di dolore. E per non esser balzati di sella o dal legnetto leggero a cui Drollino soleva talvolta attaccare la sua cavalla, bisognava proprio esser lui, coi suoi garretti ed i suoi polsi d'acciaio. Drollino aveva fatto il fattibile per guarire la povera bestia da quella suscettibilit