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Mi provai a disegnare una tela d'idillio, pensai alla bella giovinetta dalle braccia di latte, alla sua fontana sul crocicchio, alle finestre fiorite di garofani; pensai anche a Lei, mi perdoni, amica mia. Ella sa il mio metodo di lavorare; piglio una figura vera e ci filo attorno poesia, seguendone le forme e insieme nascondendole altrui.

Oltre di questo, il Regno tiene di bisogno di tutte cose di speziarie, dico delli principali semplici, come sono reubarbaro, agarico e altri semplici, e d'alcune cose composte, come sono teriache, mitradi e altre, quali quasi tutte vengano da Venezia. Cosí ancora tutte cose aromatiche, come pepe, cannella, garofani, noci moscate, zenzero, mirra, incenzo, storace, belzui e infinite altre.

Fiori così belli annunciano donne più belle ancora; infatti nei garofani che rallegrano le finestre, si può quasi vedere la bandiera nazionale delle donne di Nettuno: il loro costume non è di aspetto men gaio, meno vivace di quello dei purpurei fiori.

Non si dice che i ministri del regno d'Italia sieno tutti iettatori?... È vero? Tu che ci credi in queste cose, devi saperlo! Ma ci vuol altro che un'Eccellenza "per sbaragliare il boemo!" Pietro seguiva Nora ascoltandola silenzioso, tagliando coi colpi del suo bastoncino le erbe più alte, facendo scoccare dal gambo le margherite e i garofani selvatici.

Ouff! disse il Duca Giuliano, uscendo dal boudoir di velluto color pesca a garofani di raso granata ouff!... La signora di Rèmusat, nelle sue agro-dolci Memorie del primo Impero, ci narra come Napoleone si divertisse un giorno a mistificare crudelmente alcuni dei suoi più intimi cortigiani, chiedendo loro cosa direbbe il mondo s'egli, l'Imperatore, avesse a scomparire d'un tratto.

Poi vennero cento cognizioni elementari, tutte derivate e coordinate a sensazioni da cercarsi o da sfuggirsi. Gian-Paolo conobbe i pericoli e li sfuggì, chiuse gli usci contro il vento, riparò colla mano la fiammella della lucerna, sterrò il fossatello che cinge l’aia dopo i grossi acquazzoni, portò al sole il vaso dei garofani che Anna amava tenere nella stanza.

Finita la raccolta, Luise ne fece imbarcare, ciascuno con un fascio di margherite, garofani chinesi e anemoni, nel rozzo canotto di un pescatore che ci portò all'altra riva dell'Altmühl. Ella m'indicò dal fiume la casa che il professor Topler stava preparando per la sposa e mi disse che miss Yves vi era gi

Lidia crollò il capo, prendendo familiarmente da un vaso della caminiera una mano di garofani, che in un batter d'occhio s'appuntò sul davanti del corpetto. Sono miei? chiese a Ettore. signora, fece questi, occupato a spinger nel mezzo il tavolino da giuoco. Mi ha tolto il piacere di offrirglieli....

Non avrò i loro fiori, signorine? Le tre fanciulle son ben liete di appagare il mio desiderio; mi danno tre bei garofani dei loro mazzolini. Anche le mamme mi fioriscono alla lor volta; e così posso chiedere il suo fiore alla signorina Wilson. Ne ha gi

Che v'importa dell'anime Dei figli trapassati, O padri, sovra i candidi Sepolcri inginocchiati? Via!... Chiudete l'orecchio Ad una sciocca turba, Che il pensier vi conturba Con sogni di terror! I vostri figli vivono; Sono raggi di sole, Son glebe, son garofani, Son aria, son vïole; Voi, pregando sugli umidi Fiori o sui secchi dumi, Ne aspirate i profumi E vivete con lor.