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Anch'ella lo aveva intravveduto, quel tipo: da principio nel Damone e nel Pizia delle Novelle del Soave; poi nel Niso e nell'Eurialo dell'Eneide, tradotta del Caro; meglio ancora nel Telemaco di Fénélon, su cui aveva studiato il suo francese, e nel Tancredi della Gerusalemme, che l'aveva iniziata alla grandezza dell'ideale cavalleresco e alle bellezze del linguaggio più nobile che mai abbia parlato per bocca italiana l'amore. Questo tipo, sempre conteso, sempre gelosamente nascosto alle fanciulle nella loro educazione morale, trapela ad ogni istante, da ogni pagina della loro educazione letteraria. A farlo a posta, si ottiene un fine ben diverso da quello che presiede alla educazione femminile. Non vedendo mai quel tipo nella sua verit

Ma ei non fu utile in esse certamente; e perché non seppe indirizzar quel genere di letteratura a que' fini morali e politici ai quali fu innalzato poi variamente da Cervantes in Ispagna, Fénelon in Francia, Walter Scott in Inghilterra, Manzoni in Italia, e pochi altri; perché all'incontro egli l'avviò a solo piacere, anzi al piacere talor basso, sovente dissoluto; ed anche perché, sommo scrittor di prosa de' suoi tempi, ma scrittor per celia, e forse per celia imitator dello stile fiorito e rotondo di alcuni antichi, egli incamminò la prosa italiana per quella via dell'imitazione latina, che è innaturale, antipatica alla nostra lingua priva di casi, ingombra di particelle staccate.

Il Fénelon disse che la nostra ragione consiste nelle nostre idee chiare; per il Maeterlinck la saggezza, il meglio della nostra anima e del nostro carattere, si trova nelle nostre idee che non sono ancora chiare interamente. «Se ci si lasciasse guidare nella vita soltanto dalle idee chiare, presto si diverrebbe degni di poco amore, di poca stima». Le ragioni per le quali siamo buoni, giusti, generosi, sono le meno chiare di tutte.

Chiari penetrò in Sicilia, non giungendo peraltro a scalzare il Telemaco di Fénelon il Belisario di Marmontel, il Diavolo zoppo e molto meno il Gil Blas di Santillana di Le Sage, che con i Viaggi del Cap. Gulliver dello Swift ed i Viaggi di Enrico Wanton del veneziano Sceriman tenevano il posto d’onore.