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ARTICOLO III. Del ratto. Il ratto, in generale, è il forzare una persona qualunque, ovvero i suoi parenti, allo scopo di saziare su di essa una libidine. Questa definizione si adatta egualmente al ratto per violenza e al ratto per seduzione, ed è in conformit

E tu non forzare al cinismo la tua natura nobile.... Essa, me ne accorgo, non mi accusa di menzogna.... Mario, Mario mio, lasciati commuovere... cedi alla tua indole... liberami da queste pene atroci... dimmi che salverai il mio angelo, che lo accoglierai, che lo assisterai, che gli vorrai bene... che gli sarai padre. Mario Clelia Signora RENZI, MARIO e CLELIA. Signora Renzi Mario e Clelia

L'immaginazione non alloggia in casa mia. Gli è il fatto materiale che mi schiaccia. Avevo una posizione: me ne cacciano! Avevo una casa: me ne esiliano! Avevo credito: è distrutto! Avevo dei documenti che mi potevano permettere di forzare le porte del favore e scongiurare la disgrazia: me li

Ma, dopo fatta codesta risoluzione, tornava alle idee di prima; sentiva più vivo l'insulto sofferto; pensava che l'unica via di lavarlo era quella di forzare il giovine signore a stargli a fronte: quantunque sapesse d'esporsi a quasi certa morte, si compiacque per alcuni in tale consiglio; indifferente, se non pago, di togliersi alla vita, la quale, allora più che mai, parevagli difficile a portare.

Per forzare la mano ai genitori Maria s'era compromessa tanto da obbligarli al consenso del suo matrimonio ed essi le avevano data la piccola dote che le spettava.

Ascoltate ancora. Infrattanto i mesi passavano, l'ora dello snodamento avvicinava. Quell'uomo, quella donna, per re e regina che si fossero, non potevano aggiungere un secondo al tempo, rinculare di un minuto il giorno dello sgravo. Bisognava, non pertanto, rubare al tempo tre settimane o un mese. Non bastava poi al re di aver un erede. Gli occorreva, per giunta, un figlio maschio. Per forzare la mano di Dio in questa opera, dal primo giorno in cui un sospetto di gravidanza puntò, la regina cominciò a bazzicar le immagini miracolose che s'incaricano della bisogna. Ella corse tutti i romitaggi. Ma restava ancora lo più insigne. Lo si serbò per l'ultimo tanto più che era il più lontano. Nelle montagne, , presso alla frontiera, vi è un convento di religiose di Sant'Orsola, annidato in un vecchio castello a cui si è addossato una chiesa. Il re è badessa di nascita di quelle religiose, ed

Suo padre non la volle forzare, ma fu dolentissimo di tale rifiuto ch'egli diceva mosso da un imperdonabile capriccio. Fu lo stesso di venti altri.

La sognante si scuote a un tratto e si scioglie dal braccio della cognata, non contenendo il suo sgomento e la sua agitazione. Mortella. Che dici? Chi è venuta? Giana. Tua madre. Mortella. Mia madre? Giana. . Mortella. Quando? Giana. Or ora. Mortella. All’improvviso? Giana. È certo una sorpresa che ci fa Bandino, per forzare gl’indugi.

E, si bene a rispetto de' suoi sudditi potesse forzare, bisogna avertire per qual altra strada indiretta dalli medesimi si possa impedire, essendovene molte; e non solo questo, ma a rispetto degli uomini che non sono sudditi, quali deve allettare o la provisione che si fa o farsene altra, che per commoditá vi concorrano, con altre infinite considerazioni; e, conosciuto questo, considerare come si possono applicare nel suo Stato: lo che si è detto quanto sia difficile.

Morire? imputridire? essere dimenticato? E il mio desiderio, il mio bisogno era la vita, l'amore, la poesia! Sabbato Santo. Le campane annunciano che Cristo è risorto. Qual vuoto in me! Ma come potrò io mostrare l'anima mia! a chi? Martedì, 23 aprile. Ora gli abbattimenti, il vuoto.... e quali battaglie!... I miei balocchi antichi cominciano a distrarmi poco poco. Ma perchè forzare la natura?