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Andrea si mise a rimproverare Pasquale per tutto il tempo che passava colla spazzola in mano intorno al cavalletto dei finimenti che non avevano bisogno d’essere tanto lucidi, mentre trascurava molti altri lavori più utili, dei quali dovrebbe occuparsi se non fosse tanto poltrone.

Io ho le piú belle veste e' piú bei vezzi e le piú belle collane e' piú bei finimenti da donne che uom di Modena. VIRGINIO. Sia con Dio. Son contento d'ogni suo bene e tuo. GHERARDO. Sollecita. VIRGINIO. Della dote, quel ch'è detto è detto. GHERARDO. Credi ch'io mi mutassi? Addio. VIRGINIO. Va' in buona ora.

Bisognava vedere quanta gente s'era riunita in corte, sotto il portico, appiè dello scalone, la mattina della partenza, mentre in scuderia si rivestivano dei finimenti i cavalli che stavan per essere attaccati al landau.

Pasquale, il macaco che stava nettando i finimenti sotto al portico, quando s’avvide che i due giovani andavano a visitare il cavallo, corse ad aprire la porta, e li precedette. Egli aveva certamente qualche cosa da nascondere. Quando entrarono, si avvicinava al cavallo che ebbe un tremito di paura, ma poi scorgendo Maria la buona bestia ripetè l’allegro nitrito, le appoggiò la testa sulla spalla, guardandola affettuosamente coi suoi grandi occhi neri, e raspando il pavimento colla zampa, per domandare qualche cosa. Maria disse al cugino:

Giac a cassetta, stimolava e ratteneva tre cavalloni morelli che empivano i finimenti colla polpa rifatta in quindici giorni di scuderia a razione di fatica. L’omnibus empitosi in un momento partì rumoreggiando a gran chiocchi di frustate larghe che sfogliavano i rami del viale, come grani di tempesta.

FACIO. Un di travagli che abbiamo in questa vita è l'aver a trattar con questi sarti ladri assassini, che dopo averti fatte tutte le tirannie possibili al panno, a' finimenti e alle fatture, gli piace, per farti il peggio che sanno, di straziarti una settimana in darti le vesti fatte, ancorché potessero farle in una ora.

Ormai è certissimo ruggì egli pallido per l'emozione: il principale fu attirato in un'insidia; me l'hanno sorpreso, me l'hanno derubato, me l'hanno assassinato! Elena scoppiò in singhiozzi: Momolo da uomo prudente ed energico si fece sùbito portare una corda, la adattò sui finimenti del cavallo, salì in cassetta e raccomandando la calma si mosse fuor del cortile.

Poveri disgraziati, mentre il ricco annoiato profonde le migliaia di lire ai piedi di una ballerina, o per avere una bella pariglia, e finimenti magnifici alle passeggiate ed ai corsi, essi morivano di fame, non si sdigiunavano nemmeno tutti i giorni, perché il marito dell'afflitta giacente, dopo aver lavorato come un ciuco, era caduto da varii mesi ammalato e i di lui padroni gli avevano sospeso il salario.

PANURGO. Ecco il servo che ho mandato per esse. MORFEO. Padrone, maestro Rampino m'ha detto che un pezzo fa ve l'ha mandate per Purgamatti o Pelamatti suo servo. PANURGO. Haigli tu dato i danari della fattura e de' finimenti? MORFEO. Si bene, ecco la poliza della ricevuta. PANURGO. È restato sodisfatto del tutto? MORFEO. Sodisfattissimo.