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No rispose la fanciulla con un filo di voce ormai io non ho più nulla a perdonarti. Io sono promessa ad altri. Addio. Tu non mi vedrai più. E se accadr
Sor sì: ripeteva il figliuolo della portinaia non istaccando l'avido sguardo dal salame e dal prosciutto affettati che mandavano un solleticante odore dai piatti di maiolica in cui erano stati ordinatamente disposti. Va benissimo: disse Antonio. Voi ci direte per filo e per segno com'è andata la cosa.
Ecco, vedete, questo è l'ordito, disse il professore Damiati, e il filo che lo attraversa guidato dalla spola è la tessitura; badate come quando la spola è passata, con un macchinismo quasi automatico, una met
«Tuo padre, che ti bacia, Buon padre! mormorò Don Pietro, commosso. E rese la lettera al dottore, che fece l'atto di voltarsi da fianco, per rimetterla al suo posto. No, no! disse Gino, con quel suo filo di voce. Il dottore comprese il gesto delle labbra, più che non udisse la parola. Avete detto di no? chiese egli, curvando la testa più presso al ferito. Nel cappotto no; rispose Gino.
Ahmed s'impadronì vivamente di quella carta e vi gettò sopra gli occhi. La sua faccia s'annuvolò e un profondo sospiro gli uscì dalle labbra. Che hai? chiese Abù-el-Nèmr, guardandolo cogli occhi accesi. Notizie di loro, rispose Ahmed. Chi loro? Fathma e Abd-el-Kerim. Leggi!... leggi, Ahmed!... balbettò lo sceicco con un filo di voce.
Io? nulla; ora sto bene. Ve l'ho detto, che era una cosa di poco; perchè spaventarti? Mi ero troppo esaltata; avevo anche fatto dei digiuni troppo lunghi. Ma ora non più. Ragiono un po' meglio, sai? E sono tua; soggiunse con un filo di voce, ma con una intensit
Ma quella sera non trovai un solo filo fine e forte, non feci che imbrattar carta inutilmente. Mi cadde il cuore.
Il povero prevosto aveva un aspetto compassionevole, quando giunse co' suoi drappelloni nuovi, e con le sue cognizioni anche più nuove, alle Vaie. Lo aspettavano tutti con ansia, e primo fra tutti il signor Francesco Guerri, a cui raccontò per filo e per segno quanto aveva udito dal conte Malatesti.
Anche la rondine, dopo i lunghi suoi voli, dopo aver saettato l'aria per ore ed ore, posa un istante sopra un filo, dove adagia voluttuosamente la sua lunga stanchezza. E così Emma posava i suoi voli affaticati lungamente nel vuoto del desiderio sopra un filo. Quel filo era Enrico.
E prima di tutto, accumulò sassolini, sassolini, sassolini, cioè fatti, fatti, fatti. Col sussidio dei suddetti strumenti, mercé i quali il primo venuto può fare in dieci minuti una ricerca che, per esempio, ad Enrico Stefano sarebbe costata mesi e mesi, Herr Philologus si fu presto cacciato in tutti gli anditi, in tutti i ripostigli ed i buchi dell'arte e del pensiero antico. In ogni momento della sua vita egli vi sapeva dire quanti και si trovano in ciascun dialogo di Platone, e in che proporzione; vi enumerava tutti gli schemi metrici delle elegie di Tibullo; vi diceva quante volte fa e quante volte non fa posizione la tal consonante doppia in Omero. Ma ancora questi fatti non erano abbastanza positivi, abbastanza cibanti, per lo stomaco di Eselkopf, uso alla salsiccia, alla birra, al sauerkraut. Eselkopf ne cercava di piú sostanziosi. E non dormiva i sonni tranquilli finché non avesse saputo per filo e per segno che qualit
Parola Del Giorno