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Il negro sturò una bottiglia di caffè, l'ultima che possedeva O'Donovan, vi aggiunse alcune goccie di wiscky che trovò in una fiaschetta e ne fece trangugiare buona parte all'almea. Ne sorseggiò qualche poco, poi uscì per compiere la difficile missione. L'almea, in preda ad un'ansia indescrivibile, si sdraiò sul limitare della tenda colla testa fra le mani e il volto cupo.

Mi sollevò, mi pose alle labbra la fiaschetta del rhum, e in men che non si dica, mi ritrovai il Beppe di prima, vispo e sano di corpo e pronto a far non cinque ma venti leghe... quanto al resto... Il resto era di ritornare a casa, e al più presto possibile. Grazie, dissi al bel giovanotto; ella è proprio il figlio di suo padre, il figlio della Provvidenza! Oh! fa tardi, se si ritornasse laggiù?

Come vi fu adagiato, il Balmet gli diede la fiaschetta dell’acquavite, un grosso pane, uno straccio di carne salata, si levò di dosso la giacca di lanaccia, gliela pose sulle spalle, gli promise che sarebbe tornato al più presto con aiuti, e via a precipizio per la più diritta.

Io tolgo adesso gli occhi da' miei fiori, dalla mia Guida, dalla mia fiaschetta, e fremo agli ultimi brividi freddissimi che m'ha lasciato la doccia delle 11 ore. La mia escursione è incominciata da Biella, s'è spinta su al Corno del Camoscio vicino al Monte Rosa, è calata ad Orla, ha voluto il riposo allo Stabilimento Idropatico d'Oropa.

Aminta, col suo braccio sanguinante, era stato mandato indietro, ad aspettar l'ambulanza. Un bravo soldato, il Tonazzi, lo aveva fatto sedere al piede di un gelso, e lo rinfrancava con qualche sorso di rum della sua fiaschetta. Che rabbia! Li vedeva, di l

I cavalieri, presi da violenti colpi di tosse, ogni qual tratto erano costretti ad accostare alle labbra la fiaschetta dell'acqua, per inumidire la gola secca, arsa. Per dieci ore marciarono senza interruzione, scendendo e salendo le colline, facendo spesso fuoco contro le bande di jene che rese audaci dal numero si avvicinavano minacciosamente con risa sgangherate, poi fecero alto.

Ciascuno di noi aveva un largo spazio per ammonticchiarvi la biancheria e i libri, per mettervi il catinetto di zinco, la fiaschetta impagliata, la brocca per bere, la spazzola e la pettinina, la gamella con inciso il nostro numero di matricola e la pagnotta che ci avrebbero portata tepida due volte il giorno. Il sole completava la nostra contentezza.

Si capisce che volete tormentarlo per bene. , e terribilmente. Odimi ora, Takir. Tornò a sedersi, vuotò la fiaschetta del bilbel, e facendo cenno al nubiano di avvicinarglisi: Tu comprendi, che senza aiuti sar

Senza smarrirsi, gridò da quel fondo al pastore che scendesse correndo al più vicino cascinale, a cinque o sei ore di cammino, dove dimorava un tale Frantz suo amico e che salissero insieme con quanta più corda avessero potuto trovare; egli aveva la fiaschetta dell’acquavite e una diecina d’ore le poteva durare. Ma quando i due tornarono e chiamarono Daniele, Daniele non rispose.

Il giovine accostò la fiaschetta alle labbra e bevve un sorso di rumme, che gli bruciò il palato. Ne beva un altro poco; soggiunse il Priore, notando la smorfia del bevitore novellino. Similia similibus curantur; è medicina omiopatica. Vedr