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Alcuni egiziani, spezzati i legami, raccolsero quelle armi e le impugnarono disponendosi in cerchio intorno ai compagni inermi. Era tempo. I guerrieri di Tell-Afab, dopo una debole resistenza, oppressi dal numero strabocchevole degli assalitori, avevano gettato le armi dandosi a precipitosa fuga. I guerrieri del Mahdi, scalata la palizzata, si riversarono giù nella zeribak mandando urla feroci.

Qui cominciava tra loro un velocissimo conversare in tanto basse parole, che appena gli avrebbono potuti sentire alla distanza di quattro o sei passi; ma frequenti e feroci erano i gesti, terribili i volti, romorosi i giuramenti.

Ero davanti a un mucchio di rovine... «Mia madre era morta di dolore e di miseria: nessuno l'aveva aiutata. I contadini sono feroci verso i loro compagni colpiti dall'autorit

Ma pur da gli atti a reputar costretto Ch'oltramondano il messaggier si manda, Benchè rigonfio d'alterezza il petto, I gran duci del campo a se dimanda. A pena han de gli araldi inteso il detto, Che corrono ad udir ciò, ch'ei comanda, E stan dimessi ad ascoltar sue voci; Ed ei le formava aspre, e feroci: XXXVII

Rimembrate quei tanto feroci; Io dimando ora a voi vostre promesse. Per questi gridi divenute atroci Le turbe dianzi da viltate oppresse Stringonsi vivamente a le lor scorte, Da se sgombrando il vil pensier di morte.

Lo guardava con aria di sicurezza e di sfida, e quello sguardo, nella penombra, luceva stranamente. Quello sguardo irritò ancora, se pure ne fosse bisogno, i feroci propositi di quello scellerato.

Lungo la notte fredda vegliano le bronchiti, le polmoniti, ed altre cose feroci che la Natura sparge e contro cui la sua povera mimma aveva le più limitate difese.

E qui, nelle notti scure e rigide d’inverno, quando il vento vi fischia sinistro, par di sentire come cupi gemiti di sepolti vivi e strida orribili di torturati e mormorii confusi ed imprecazioni feroci di giocatori al Lotto, interrotte dal monotono battere dell’immenso orologio, nel quale il poeta Meli ravvisò la grandezza dell’occhio di Polifemo.

Ah! che io sia un fulminante veleno, nel vostro agile ventre, o serpenti, quando voi balzerete feroci alla frontiera!

Quando l'angelico sembiante di Maria gli si parava dinanzi agli occhi della mente, egli bene intendeva che il suo disegno, in apparenza così generoso e tale da meritargli lode e rimpianto presso l'universale, era un delitto bello e buono al cospetto della sua coscienza, ch'egli non poteva ingannare. Ed erano allora combattimenti feroci nell'anima sua travagliata.