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Infatti, alla Banca Popolare qualcuno del Comitato di sconto, trovando quella cambiale con Facchinetti traente e Daniele Trebeschi accettante, aveva fatto molti commenti e punto favorevoli. Si fa presto a perdere il credito. La signora Maddalena, a quel colpo, non strepitò; non fiatò nemmeno. Stordita, accasciata, si lasciò cadere di peso sul vecchio canapè dello. scrittoio, borbottando: La peste!

Padre e figlio ne avevano fin sopra gli occhi, erano in mano degli usurai; di uno specialmente, il peggiore di tutti, un certo Facchinetti. Il Facchinetti?... Quella gente, quei sensali, quei compari, erano tutti pane e cacio col Facchinetti.

Vedendo quella faccia stravolta, il Facchinetti aveva capito subito di che si trattava, e aveva capito pure che teneva quel bonomo nelle sue granfie. Cominciò a calmarlo, a rassicurarlo, e a difendere il signor Giacomino. Oh Dio! spropositi di gioventù!

Tremila replicò l'altro sempre più burbero e accigliato; e siccome Giacomo lo guardava attonito continuando a negare, quegli alzò la voce: Tremila... Tre cambiali da mille lire! Ma la terza l'avevo firmata in bianco; non si sapeva la cifra... Mille lire. Tre cambiali da mille lire... Scriverò al Richard: a Borgo San Donnino. Il Facchinetti guardò Giacomo ancor più di traverso.

Il Facchinetti dichiarò al signor Daniele che anche lui era padre, aveva un maschio e una femmina; e perdianabacco gliene facevano di tutti i colori. Ma un padre che cosa può desiderare dai suoi figliuoli? La salute e basta!

E il velocipedista, saltando a terra, gli si piantò davanti, cacciandogli la bicicletta di traverso. No! Non la conosco e non è questo il modo di fare!... esclamò il giovanotto arrogantemente. Io sono il Facchinetti, quello della cambiale di tremila lire. Duemilacinquecento, rispose Giacomo, alzando la mano al cappello e smettendo subito il sussiego.

Alla Banca?... Alla Banca Popolare? , , ! strillava lei ridendo, sogghignando nervosamente e andando su e giù per la stanza. Il signor Mauro, sbalordito, si rigirava sulla seggiola e si ostinava a domandare all'uno e all'altro senza ottenere risposta: Come? è proprio il Facchinetti del Crocifisso? L'usuraio?

Io gli ho detto: Signor Facchinetti, la mia firma vi basta? La vostra firma? Crénon! Per me, basta la vostra, parola. Ma devo scontare anch'io alla Banca: oltre alla vostra, datemene un'altra, qualunque sia, per formalit

Andiamo. E andarono in cerca del Facchinetti, girando e domandandone per mezza Milano, ma il Facchinetti non si poteva trovare in nessun posto. Giacomo aveva preso a braccetto e sorreggeva il padre che continuava a tremare e a balbettare sempre più, per paura di non trovare il Facchinetti, e di non fare in tempo.

Io faccio una... cortesia a voi: voi fate una cortesia a me. Compris? No? Adesso vi spiego l'affare; sedete. Giacomo restò in piedi, sempre guardando, con tanto d'occhi, monsieur Richard. L'affare era semplicissimo. Un forte capitalista, il signor Facchinetti, era contentissimo di scontargli una cambiale per due, tremila franchi: in un altro momento anche cinque! anche dieci!