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E però dixe egli nel sancto evangelio che veruno poteva venire a me, Padre, se non per lui. Egli vi lassò questa dolce chiave de l'obbedienzia, quando egli ritornò a me, exultando, in cielo, e levandosi dalla conversazione degli uomini per l'ascensione. come tu sai, egli lassò il vicario suo, Cristo in terra, a cui sète tucti obligati d'obbedire infino alla morte.

DIC. Io dirò in miglior modo che io potrò. E prima è cosa assai manifesta, che chi negasse che i demonj non fusseno, sarebbe da essere scacciato dalla Chiesa cattolica come ripugnante in molti modi alla scrittura sacra, e principalmente allo stesso Evangelio. AP. Questo senza dubbio alcuno te lo concedo come cosa verissima.

Questa di certo non era l'opera del caso, bensì la conseguenza d'un patto fermato tra loro; che anzi, o non poteva il capitano generale, prima di pigliare per evangelio le parole del Sangonetto, aver voluto alla sua presenza il più ragguardevole tra tutti i congiurati? Ma come?

El vermine della coscienzia alora rodará il mirollo de l'arbore, cioè l'anima, e la corteccia di fuore, cioè il corpo. Rimprovarato lo' sará el Sangue che per loro fu pagato, e l'uòpare della misericordia, le quali Io feci a loro col mezzo del mio Figliuolo, spirituali e temporali, e quello che essi dovevano fare nel proximo loro, come si contiene nel sancto Evangelio.

Conpiesi in loro la parola che dixe nel sancto Evangelio il dolce e amoroso Verbo, unigenito mio Figliuolo, quando rispose a Pietro, che l'aveva dimandato: «Maestro, noi aviamo lassato ogni cosa per lo tuo amore e noi medesimi, e aviamo seguitato te: che ci daraiLa Veritá mia rispose: «Daròvi per uno cento, e vita etterna possederete». Quasi volesse dire la mia Veritá: Ben hai facto Pietro, ché in altro modo non mi potevi seguitare; ma Io in questa vita te ne darò, per uno, cento.

Ah maladetta rabbia di questa invidia! come se indraca piú, come se invipera nel sangue innocente, perché sa, perché vede lui aver posseduto di libertade lo paradiso terrestre, de lo evangelio la luce anti smarrita, d'un Orso mansuetissimo la grazia! Roditi dunque da te istessa, o conscienzia diabolica, la quale, per tua soperbia, lo perduto seggio a l'uomo esser donato vedi!

Ché per divina inspirazione conoscendosi egli perder il tempo supersticiosamente in quella seconda «selva», ritornasi a la sincera vita da l'evangelio primamente a lui demonstrata; e fatto del suo core un dono a Cristo Iesú, da lui ne riceve tutto 'l mondo in ricompenso e guiderdone di esso; e giunto nel paradiso terrestre, gli vien ivi comandato che non mangi de l'arbore de la scienza del bene e male, ma solamente si pasca e nudrisca del legno vitale, per darci sopra ciò un bell'avviso: che, quantunque ogni constituzione o sia tradizione de alcun santo padre bona e fundata su l'evangelio sia, nulla di manco assai piú secura e utile cosa è non partirsi dal mero evangelio; perché, come ogni norma e regula de santi ha in figura de l'arbore del saper il bene e il male, cosí de l'arbore di vita contiene in lo leggier peso del Servatore nostro.

Questo volse dire a voi la mia Veritá nel sancto Evangelio, quando dixe: «Veruno può servire a due signori»; ché, se serve a l'uno, è incontempto a l'altro. Servire non è senza speranza, però che 'l servo, che serve, serve con esperanza che ha nel prezzo e utilitá che se ne vede trare, o con esperanza che egli ha di piacere al signore suo.

E de la discrezione nell'obedire, e dell'opere e del premio del vero obediente. Tucti v'ho messi nella vigna de l'obbedienzia a lavorare in diversi modi. A ogniuno gli sará dato il prezzo secondo la misura de l'amore e non secondo l'operazione misura del tempo; cioè che piú abbi colui che viene per tempo, che quello che viene tardi, come si contiene nel sancto Evangelio.

E come dobbiamo noi credere la pietosa e divota orazione guidata dall'umiltá essere ricevuta in cielo? Certo, non altrimenti che ricevuto fosse il figliuol prodigo dal pietoso padre, del quale il santo Evangelio ne dimostra.