United States or Georgia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma il vero è che non sono di tale etá se non le compilazioni; e che le leggi stesse, e i responsi de' giureconsulti che le accompagnano, sono frutti di lunghe etá precedenti, sono risultato complessivo ed ultimo delle due grandi civiltá europee fino allora disgiunte, e allora riunite, la romana e la germanica, la imperiale e quella delle genti.

Come io non posso supporvi capace di commettere dei concettini, debbo protestare, milord, contro il vostro invadimento britannico. Guardate dunque intorno a voi. : l'è pieno di bellezze europee. Voi... voi siete una transfuga dal cielo o dal mio paese.

Non si capisce, ti ripeto, quel vostro uniforme; non significa nulla. È quello a un dipresso di tutte le marinerie europee. Lo ha portato Nelson, signorina. E lasciatelo a Nelson, e vestitevi da cristiani. Guarda laggiù, quell'ussero di Piacenza. Che eleganza di vestiario! che armonia di tinte! e che aria marziale!

Frattanto la Francia credeva al suo invincibile esercito, e siccome Luigi Napoleone, per lo meno nei primi anni di regno, partecipava a cotesta fede, è dunque innegabile, che egli per lungo tempo fece uso moderato della potente arma offensiva, che opinava di avere sotto mano. Dal tempo di Enrico IV egli era il primo sovrano di Francia, che si occupasse delle questioni europee con intelligente sollecitudine pel bene dell'intero continente, e non gi

In altri tempi aveva fatto il negoziante: era stato in Italia, in Spagna, a Londra, a Parigi, ed era tornato al Marocco con idee ed abitudini europee. Beveva vino, fumava sigaretti, portava calze, leggeva romanzi, raccontava le sue avventure amorose.

Che importava loro del decoro nazionale? del sogghigno beffardo di tutte le nazioni Europee, di provincie compre coll'oro, e coll'oro vendute? Essi, avviticchiati ai lucri ed agli impieghi, eran sordi a qualunque proposito generoso che potesse compromettere l'Eldorado a loro consegnato dalla Rivoluzione, che altro per non volle che il bene e l'unit

L'anima popolare violentata da troppi dubbi esigeva una soluzione netta; forse ai più era indifferente che Don Giovanni rimanesse libero o finisse come Ugo Bassi, ma qualunque incertezza da parte del Pontefice, allora sostenuto da tutte le nazioni europee, sarebbe sembrata una confessione di torto.

Dopo conferenze e accordi ch'ebbero luogo, senza che il governo della repubblica romana fosse chiamato a prendervi parte, fu, qualche tempo addietro, deciso dalle potenze cattoliche europee: 1.º Che una modificazione politica era necessaria nel governo e nelle instituzioni dello Stato romano; 2.º che questa modificazione avrebbe a base il ritorno di Pio IX, non solo come papa a questo non porremmo ostacolo alcuno ma come principe e sovrano temporale; 3.º che se per raggiungere intento siffatto, un intervento concertato fosse giudicato indispensabile, l'intervento avrebbe luogo.

Ma le condizioni politiche ed economiche della repubblica, e le vicissitudini del commercio e della navigazione delle potenze europee, andarono togliendo poco a poco ai Veneziani il primato nel traffico della seta e di tutte le merci persiane.

Le donne di cui parlava, raccontando le sue avventure, erano europee. L'arèm era anche per lui una cosa sacra. Arrischiai, con parole vaghe, una domanda: mi guardò, sorrise pudicamente e non rispose. Dopo desinare, soddisfeci un desiderio vivissimo che avevo gi