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Le case sono costituite da una siepe od un muro circolare alto poco più di mezzo metro, e coperto da un tetto conico di paglia: mobilia attrezzi niente; un disordine e un sudiciume superiori ad ogni credere: nel centro del villaggio la chiesa, di costruzione eguale alle abitazioni, ma più grande con una croce cofta al vertice del tetto, e circondata da euforbie popolate da centinaia di piccioni che si ritengono sacri e che nessuno oserebbe toccare.

Le montagne si vanno facendo più alte, i baobab e le euforbie più numerosi, grossissimi i primi, alte le seconde. Verso le cinque, poco lontano da una stazione di soldati, vediamo nel fondo della valle un recinto con tracce di coltivazione e qualche capanna: è l'abitazione di due francesi che vi stanno tentando una speculazione, di cavare cioè del filo dalle foglie di cespugli comunissimi in questa localit

La natura si fa sempre più grandiosa e selvaggia, la vegetazione aumenta, i baobab sono giganteschi, non hanno in questa stagione una sola foglia, ma molti frutti consistenti in piccoli globi verdastri, che contengono una farina bianca acidula e di sapore grato e molti semi dal gusto di mandorla; le euforbie si fanno veri alberi di cinque, sei, otto e più metri d'altezza e in alcuni punti costituiscono da sole vere foreste.

Saliamo sempre: la vegetazione va continuamente crescendo, siamo letteralmente fra due mura di verdura, e spessissimo entro una vera galleria: foglie d'ogni forma, dimensione e colore, tinte svariatissime, liane, fiori, alberi giganteschi, uccelli, scimmie che si arrampicano. A diverse riprese attraversiamo un piccolo corso d'acqua ed alcune volte facciamo strada del suo letto. In alcuni punti il suolo è di un verde chiarissimo e lucente, e vi sono sparse piante dalle foglie di verde cupo; ciò che colla luce del sole produce bellissimi effetti. Enormi tronchi sporgono spesso sulla via e minacciano di rompere il naso a chi non ha gli occhi bene aperti. La strada è un vero sentiero e nulla più, dove nessun uomo ha rimossa mai la più piccola pietra. La causa di questa folta vegetazione è l'essere questa una zona che partecipa alle piogge della costa ed a parte di quelle dell'interno: le piante principali mi parvero le acace, l'ulivo selvatico, le euforbie, crataegus, lauri, papiri ed una miriade di fiori e foglie svariate. Alle dodici e mezzo siamo a Madiet, un semplice allargo della valle che percorriamo, e dove accampiamo, chè proseguendo, per lunga tratta non si troverebbe erba acqua. Siamo a circa 1330 metri di elevazione. Verso le due giunge la solita pioggia che dura pochissimo, essendo gi

A volte attraversiamo ridenti pascoli, a volte folta vegetazione con acacie, ulivi, euforbie, gelsomini, grossi cespugli di rose dal fiore semplice e bianco. Più avanziamo, meglio si distende sotto noi il lago che appare assai vasto e sparso di isole. Ci fermiamo per la notte a Ambaciar