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Le etere erano cortigiane che facevano traffico dei loro incanti, abbandonandosi impudicamente a chi le pagava, ma si riserbavano nondimeno una parte di volont

Durante questo periodo di tempo si può dire che non vi furono altre donne in Grecia e che le vergini e le matrone si tennero nascoste nei misteri del gineceo domestico, mentre le etere s’impadronirono del teatro e della pubblica piazza. L’Egitto, la Fenicia, la Grecia, colonizzarono la Sicilia e l’Italia, stabilendovi le loro religioni, i loro costumi, e naturalmente i loro vizi.

Le etere avevano maniere particolari di attirare gli uomini; i loro sguardi, i loro sorrisi, le loro pose, i loro gesti erano tanti allettamenti che spandevano d’intorno; ognuna conosceva a meraviglia quello che bisognava nascondere e quello che si doveva mostrare; talvolta fingevano distrazione ed indifferenza e talaltra silenzio ed immobilit

Non erano nemmeno biasimevoli i rapporti che si potessero avere con esse. Il vizio ad Atene aveva sacerdotesse sotto tre forme: le dicteriadi, le auletidi e le etere. Le prime erano le schiave della corruzione, e stavano chiuse in case speciali; le seconde ne erano le ausiliarie, sonatrici di flauto, ed avevano un’esistenza più libera, poichè potevano esercitare la loro arte nei festini.

La vita di tali donne da quest’epoca cominciò con non essere più richiusa al fondo di un quartiere solitario, e si videro apparire nelle passeggiate ed agli spettacoli, queste etere che arrivavano fino a portare nome dei loro protettori.

Le ragazze pubbliche di Roma erano più numerose che non lo fossero mai state ad Atene ed a Corinto; ma vi si sarebbero invano cercato quelle regine della crapula, quelle etere così notevoli per la loro grazia e la loro bellezza che per la loro istruzione ed il loro spirito. I Romani erano più materiali dei Greci, non si contentavano delle delicatezza della volutt

Si trattava unicamente di stare nell'anticamera d'una signora elegantissima, che riceveva molte visite e che aveva una bellissima casa, senz'avere un casato, poichè sopra le sue carte di visita non si leggeva che questo nome biblico e laconico: Sara. Sara è una delle più piacevoli etére del demimonde romano, di quelle che hanno un certo contegno e riescono perfino, nelle grandi riunioni, a intrufolarsi nella cosidetta buona societ

Si può ancora trattare il succo gastrico con acqua ed etere: l'acqua fissa l'acido cloridrico, l'etere fissa tutti gli acidi organici: questo è detto: metodo del coefficiente di partizione. Inoltre può rendersi evidente la presenza dell'acido cloridrico e desumerne la quantit

Il generale si buttò nelle braccia di Maurizio, mescolando lagrime e ringraziamenti. Maurizio, a tutta prima confuso, accolse in silenzio quella dimostrazione affettuosa, che sentiva di meritar così poco. Ben presto la loro attenzione fu rivolta alla povera giacente. Le gocce dello spiritoso liquore l'avevano rianimata un tratto. Ma il respiro era quasi impercettibile, e si sentivano appena i battiti del cuore. Raccomandato a Biancolina di strofinar lei le braccia e il seno dell'inferma, il dottore aveva messo mano ad altri apparecchi, per farle alcune iniezioni ipodermiche di etere e di liquore anisato di ammonio. Era di una operosit

La condrina si prepara facendo bollire le cartilagini per molte ore e lavando la massa che se ne ottiene con etere, e poi con molto alcool. La condrina si rammollisce nell'acqua fredda, laddove l'osseina resta immutata, l'una e l'altra però si sciolgono nell'acqua bollente.