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Poi la strada s'inerpica e lascia giù vedere, oltre l'insieme grandioso, i dettagli pittorici di certi ponticelli di legno, certe chiuse fresche, e siepi e casette e cascate e rompimenti, e certe nicchie erbose da destare la vocazione d'eremita.

Intanto il sole continuava a illuminare in una festa di colori le cime e scendeva a baciare col raggio le falde erbose popolate di pascoli. La brezza calava tra le valli, piegando gli steli rugiadosi dei fiori, recando lo scampanellare sparso degli armenti.

Andammo oltre; le strade parevan letti di torrenti, sentieri scavati nelle roccie, tutte rialzi, fossi, scoscendimenti, macigni; alcune ripide da non poterci salire un mulo, altre strette da passarci un uomo a stento; quali ingombre di donne e di fanciulli seduti in terra; quali erbose e deserte e tutte d'un aspetto squallido, selvaggio, strano, del quale non potrebbe fornire neanco un'immagine il più meschino dei nostri villaggi, perchè quella è una miseria che serba l'impronta d'un'altra razza e i colori d'un altro continente. Girammo per un labirinto di strade, passando di tempo in tempo sotto un grande arco arabo o per un'alta piazzuola dalla quale si abbracciava con uno sguardo la valle immensa, i monti coperti di neve e una parte della citt

Son mille, e tutti scelti; arcione, morso, Scudo, asta, brando di tesor cosparsi; I bei destrier, che li reggean sul dorso, Quasi nutriti d'aura, odian fermarsi; De' ferri al suon, di gran gente al corso, L'onda intorno del mar sembrò turbarsi, E mugghiò il grembo de le valli erbose, E le fronti de' monti alte e selvose.

Dopo una breve pausa, Guido si mosse, e nelle zolle erbose che facevano tappeto a' piè di un muricciuolo, colse una margheritina, che portò alla signora Argellani. Sar

Quando poi dalle regioni del ghiaccio scendete alle chine erbose trovate da per tutto il terreno pur ora ridato al sole e ancora spugnoso per la neve succhiata, espandere in ogni verso le acque frettolose e cantare e gorgogliare come allegro della superata prigionia. E quando dagli altipiani erbosi scendete ancora ai prati, alle foreste, alle forre ed alla valle, allora gli accordi vanno moltiplicandosi all’infinito, e un suono insegue l’altro o lo avvicenda o ne respinge le ondate e si confonde con esso, e ne scaturisce una sonorit

parvemi, Omero, il dáttilo fiorisse in sommo de 'l gentil labbro, che nacque a favellar ne 'l tuo puro idïoma. Pascono in ozio su le mura erbose i cavalli asïatici d'Erode, mirabili cavalli; e tra le rose il fluttuare de le lunghe code mollemente si perde. Accidiose dormon le palme a torno in su le prode, e or or no ne 'l sonno de le cose il vivente de 'l mar fremito s'ode.

15 Oltremodo dolente si ripose indosso l'arme, e lo scudo alle spalle; dal mar slungossi, e per le piaggie erbose prese il camin verso una larga valle, dove per mezzo all'alte selve ombrose vide il più largo e 'l più segnato calle. Non molto va, ch'a destra, ove più folta è quella selva, un gran strepito ascolta.

Quanto all'ascensione del Matto, osservo che dal lato del vallone di Meiris, si può facilmente eseguire in 2 ore dal punto dove si lascia la strada, passando per le chine erbose a nord del laghetto inferiore e volgendo poi, dietro quello di mezzo, sul dorso di rocce montoni. Dal lato di Val Vallasco, si guadagna questo stesso dorso dal fondo del vallone Cabrera per mezzo di una ripida e franosa china sul lato est, ed è questo il solo punto non tanto facile, mentre nel vallone Cabrera conduce, dalla strada di caccia, un buon sentiero che se ne diparte circa mezz'ora sopra il gias Valmiana; è del resto l'itinerario descritto dal signor MarinelliBoll. C. A. I.» vol. XII). È da notarsi che la strada di caccia non varca punto la depressione (circa m. 2650) che trovasi immediatamente ad ovest del gruppo del Matto; questo colle è invece abbastanza malagevole. Quanto a scendere direttamente dalla punta Est alle Terme di Valdieri, difficilmente vi si decider

Voi dunque, freschi rivi, piagge erbose, opachi colli, cavernosi monti, campi de gigli, de ligustri e rose; voi, rilevate ripe, laghi e fonti, riposte valli, ruscelletti e fiumi, ch'anco miei segni non gli avete cònti; anzi del ciel voi fiammeggianti lumi, quella vertú spandete a l'uomo nostro, ch'omai l'assenni e del mio ben l'allumi!