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Allora Nancy gli raccontò tutta la sua «Storia del Lupo». Gli raccontò del suo lavoro: del primo libro di poesie che aveva scosso ed entusiasmato tutta Italia; e del secondo libro, il Libro interrotto che avrebbe dovuto essere il suo grande capolavoro... Egli ascoltò, fumando il suo sigaro senza parlare. Quando Nancy tacque, egli non fece commenti.

Un giorno, infatti, egli si era talmente entusiasmato nella recitazione delle parti, che il signor Decano, intrigato di sentir parlare di l

Non so, rispose vagamente, non so. Ascolta, riprese dopo un silenzio penoso, ascoltami, poichè ti dirò quello che non dissi a nessuno. Ti spiegherò quale è il cruccio della mia esistenza; quale è la rovina del mio ideale d'artista. Senti. Per me il sogno di quello che scrivo, è così vero che è come la vita. Attorno a me i miei eroi esistono. In me, con me, per me, esistono le mie donne. Io le evoco, esse vengono. Le ho create io, sono vita mia, forma mia, mi appartengono, mi vogliono bene, lo le amo senza confine, senza misura, con la più cieca passione, io le amo. La mia innamorata non è Rosina che tu conosci, è Fulvia di cui io sono il creatore ed io l'amante. Fulvia figura ideale, più donna per me di Rosina. Io scrivo la loro storia, preso da una emozione che mi affoga, come se narrassi la vita dell'essere che adoro. Scrivo, scrivo, felice, entusiasmato di far sapere al pubblico la loro bellezza ed il loro amore, esaltato all'idea che queste divine creature faranno palpitare altri cuori. Altri come me le ameranno, queste fanciulle celestiali ed amorose, queste donne passionate. Io provo il piacere più profondo che sia dato provare allo spirito umano. Ma quando la loro vita declina, un'angoscia sottile mi vince; io le amo, non posso vederle declinare; quando sono prese dalla malattia per cui debbono morire, io le amo e mi lascio invadere dalla malinconia; quando esse precipitano alla catastrofe in cui debbono perire, io sono assalito dalla disperazione, perchè le amo. Poi, dovrebbero morire, mentre io le amo. Io, che le amo, dovrei ucciderle. Brevemente o lungamente dovrei descrivere la loro agonia e poi ammazzarle. Non posso. Il cuore mi si strazia e non posso. Mi par di uccidere, a tradimento, una persona viva e sana; mi pare di affogare, in un cantuccio oscuro, una donna senza difesa: mi pare di scannare, di notte, un bambino. Non posso ucciderle. Perchè dovrei uccidere l'amante che è bella, che è buona, che non m'ha tradito? Io non posso. Ho orrore di me e non posso. Aspetto, penso, rifletto, mi torturo. L'arte mi dice: Fulvia deve morire. Ed io le grido, piangendo: Non voglio che essa muoia! L'arte mi dice: Uccidila. Ed io mi consumo di dolore, gridando: Non posso, perchè l'amo. Io aspetto: aspettazione tormentosa. Nulla appare. Allora io salvo la mia creatura agonizzante nel modo meno artistico, più volgare che sia. Ella vive, io moro. Non è ridicolo ciò? Ma è straziante. Queste adorate figure che io non so uccidere, uccidono in me tutto: la felicit

Immagina dunque e il mio amico entusiasmato dalla sua idea, mi stringeva forte il braccio immagina dunque che cosa potr

Amate la pittura, signore? ella gli domanda. Oh, signorina, se l'amo! risponde Numa, quantunque sappia di non capirne niente. Delitto! Eppure questa poca scrupolosa esagerazione meridionale monta la testa anche al Daudet; non è compaesano di Tartarin per nulla. Flamme et vent du midi, vous êtes irresistibles! egli esclama, entusiasmato.

Quando giunsi io dietro Lidia, presso la magnolia ombrosa, il principe Santanera e Gian Luigi erano arrivati e avvenivano le presentazioni.... Pietro voleva stupidamente far portare una sedia pel principe, e fu entusiasmato quando lo vide sedersi invece tra noi, alla turca: pareva non lo supponesse capace di piegar le gambe come gli altri.

L'interno di guardia, un rosso dai piccoli occhi neri scintillanti, ci venne incontro, stropicciandosi le mani, gridandoci: Avete visto? Avete visto? e soggiunse, entusiasmato Bellissimo! Stupendo! Suor Carmelina ha succiato il veleno!... La piccola suora era diventata grande. Era accorsa al grido del piccino, lo aveva trovato piangente, gli aveva chiesto che fosse successo.

Guardi, guardi esclamò il dottorone entusiasmato esso torna a zampettare, bravo! Bravo, ti dico. E così vita natural durante, sa? Questa bestiola non si avvilisce mai; rotto un filo ne getta un altro; il secondo si spezza, viene il terzo. Avanti, sempre avanti! È il suo motto gentilizio. Osservi come è gi

E credi tu che la Favorita del Mahdi abbia paura del sangue? Ho assistito senza tremare al massacro degli 8000 egiziani di Yussif a Kadir e meno tremerò oggi che abbiamo a massacrare un pugno d'uomini. Strappò un fucile dalle mani di un barcaiuolo e andò ad appostarsi dietro a una cassa, gridando: Tutti a posto di combattimento. Attenti al comando! Brava, Fathma! gridò Daùd entusiasmato.

Le notizie del duca si facevano a mano a mano più gravi, e a mano mano veniva maggiormente ammirata la nobilissima signora duchessa, instancabile nelle cure, nell'affetto, nella devozione. L'è una tonna motèl! esclamava il Kloss ogni giorno più incantato ed entusiasmato.