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Una persona, che aveva aria d'uomo non dozzinale e non l'era davvero, parlava della poesia «romantica» con Sua Reverenza. E Sua Reverenza l'udiva con volto pacato e con segni d'approvazione, perché erano lodi alla poesia «romantica», la prediletta dell'anima sua. Quando tutt'ad un tratto il panegirista uscí fuori con un voto, perché alcuno in Italia pigliasse a scrivere una Poetica romantica. Che Poetiche di Dio! gridò allora il buon curato di Monte Atino, dimenandosi sul suo seggiolone come un energumeno, che Poetiche di Dio! Se ai giorni nostri vivesse Omero, vivesse Pindaro, vivesse Sofocle, dovrebbono essi cambiare arte forse? No, in nome del cielo, no. Ma la [p.29] differenza dei secoli renderebbe differenti le cose che que' poeti imprenderebbono ora a trattare. E la differenza delle cose indurrebbe di necessitá differenza nella mescolanza delle forme e nell'accoppiamento delle immagini. E Omero, Pindaro, Sofocle sarebbero poeti «romantici», volere o non volere. Ma l'arte loro sarebbe tuttavia quella stessa de' classici antichi. Che importa a me se il Cellini oggi mi cesella un vezzo per madama d'

Il vecchio Elia, che da parecchi momenti era divenuto un energumeno da non poter più stare nella pelle, approfittò d'un istante in cui le donne sollevavano la testa della contessa, per darle da bere, e presentò agli occhi di lei una collana d'oro, con in fondo una croce bellissima, dello stesso metallo, tempestata di diamanti ricchissimi, che abbagliavano la vista col loro splendore.

L'ho diretto specialmente, ed oh tu avessi sentito come sbuffava e come faceva venir la mosca al naso al popolo affollato! parlava di fucili, di guerre, di franchigie con una faccia da energumeno; citava Catilina, come se fosse stato uno dei più dotti santi padri: è un gran diavolo costui. E di dove l'hai pescato?

E dalle nove e mezzo della mattina alle nove e mezzo della sera fui re di Francia. Ah, Vittor Hugo superbo, Vittor Hugo comunardo, Vittor Hugo energumeno, Vittor Hugo matto; che baie! Tutti questi Vittor Hugo della critica o della calunnia, col berretto frigio o colle corna dell'orgoglio satanico, erano spariti dalla mia mente. Per me non c'era più che un solo Hugo, il grande poeta amoroso e sdegnoso, pieno di consigli fortissimi e di sante consolazioni; l'uomo che m'aveva fatto delirare d'amore da giovanetto; che m'aveva fatto pensare e lottare da uomo; il poeta di cui le strofe fulminee m'eran sonate nel cuore sul campo di battaglia come grida eccitatrici d'un generale lontano; lo scrittore che aveva mille volte schiacciato il mio misero orgoglio d'impiastrafogli, facendomi provare non so che volutt

Oh! qualche cosa di brutto era avvenuto a Gel, alla Cura. Quella Cristina!... Non ebbe il tempo di interrogare. Mi hanno cacciato! gridava Marco. Mi hanno cacciato, que' due sudicioni, quei due... levando il sacro di lui, que' due maiali!... I contadini curiosi, pronti a malignare, facevano crocchio intorno all'ubbriacone che gridava come un energumeno.

Egli aveva per consigliere intimo il famoso ministro di polizia napolitano il principe di Canosa, cui la Santa Alleanza e lo stesso re Francesco I di Napoli trovavano troppo energumeno. Francesco IV cospirò per impedire che Carlo Alberto arrivasse al trono di Piemonte.

Gaudenzio, che maestro era di ogni malizia, non udendo più la voce di Franchi, ch'egli avrebbe distinto nel furore d'una tempesta e che temeva molto più delle ugne del cavallo d'Aguilan, Gaudenzio, dico, profittando della presenza d'un alto personaggio davanti a lui, che colla sua gigantesca corpulenza più d'ogni altro lo impediva di fuggire, annientossi per un pezzo, abbassandosi quanto gli fu possibile, poi rialzandosi come un energumeno si mise a gridar a squarcia gola: «Addosso alla spiaed a battere coi pugni sui fianchi del mal capitato colosso, giacchè non lo poteva arrivare più in alto.

Slanciò la mazza sul palco, e cogli occhi stralunati, colle braccia e gli indici protesi rigidamente verso di lui, profferì: Ramengo! voi mio padreMandò un urlo disperato, levò la faccia al cielo, colle mani fra gli irti capelli, indi, invano rattenuto da quell'altro, che a guisa di energumeno smaniando, divincolandosi, pregava, bestemmiava, chiedeva perdono, corse egli stesso a furia, a sottoporre il capo al fendente.

Muzio: "Ora poi, la tua venuta a Venezia, bel soggetto! cosa significa? Chi t'ha inviato? A che sei venuto qui, perverso?". "Vi racconterò tutto" era la risposta del malandrino. E l'altro: "Conterai tutto, vedremo! e nulla ti resti in fondo di quel sacco di malizie e di tradimenti che tieni al posto della coscienza". "Tutto! tutto!" gridava Cencio come un energumeno.

Un'altra palla colpì nel davanti del mio cinto di cuoio e fracassò alcune cartuccie, la terza mi forò il cappello radendomi la testa e la quarta mi sfiorò la spalla destra cagionandomi una semplice graffiatura. Il primo che venne a me fu il prete, con la carabina nella sinistra, e la destra armata di pugnale. Sembrava un energumeno, ma il mio tiro riuscì più efficace dei loro.