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Ed ecco posta nella sua luce originale una serie di fatti, che non possono evitare una particolare menzione ne' nostri annali. Ne' primi giorni di fermento rivoluzionario si gloriarono i cittadini milanesi, ed i piú distinti, d'aver essi personalmente operato gli eccessi del venti aprile. Sono arrivati a far intagliare e pubblicare una stampa, in cui si vede l'infelice Prina in atto di essere gittato dalla finestra per opera, non della plebe, ma di soggetti nobilmente vestiti, e di essere accolto in istrada colle punte delle loro ombrelle da altri personaggi in egual vestiario. Quindi, sentito il fremito d'indignazione di tutti i buoni, ed andati a vuoto tutti i loro progetti, si sono coperti di tanta vergogna, ed hanno fatto inserire in Parigi, nel Journal des Débats, che i milanesi non hanno preso parte ne' suaccennati disordini. È nato da questa mendace impudenza che in questa memoria siano stati nominati individualmente i soggetti che hanno pubblicamente figurato in essi. Cosí la storia imparziale non mancher

Non impropriamente l'imperatore paragonò stesso a un viandante stanco, che si spoglia di una parte del fardello per avanzare più speditamente sulla propria strada: adempì fedelmente a tutti i doveri di un corretto regal fantoccio costituzionale, rinunziò al diritto del carteggio diplomatico coi suoi ambasciatori, e, di più, dimise Haussman, il suo fido prefetto della Senna. Inoltre Ollivier, rifulgendo di sapienza, di unzione e di virtù, annunziò che il governo da ora in poi non avrebbe designato candidati ufficiali nelle elezioni. Tutti i liberali giubilavano, che ora finalmente la Francia vestisse la toga virilis, ora finalmente con una novella quarta notte di agosto il governo dalle mani degli avvocati e dei burocratici passasse in quelle dei possidenti indipendenti. Il posato Journal des débats profetava, che presto in Prussia avrebbero sospirato «la libert

E quando anche molti degli elettori effettivamente tenessero il principe per un pazzo, non per questo il Journal des débats era autorizzato alla disperata invettiva: «la Francia gioca, la Francia vuol giocare!». L'opinione degli elettori giungeva in sostanza a dire: «noi giudicavamo ogni possibile forma di monarchia come più salutare di questa repubblica»: e chi ha il coraggio di tacciare di stoltezza un tale convincimento?

Per lo appunto, signore rispose Maria. E precedè il conte alla camera da letto del duca. Tob gli portò i giornali. Adriano non vide in quella camera che il piccolo mobile cui gli aveva indicato Vitaliana. Accese un sigaro, aprì il Debats, e, in leggendo e fumando, cominciò a passeggiare. Si fermava di tratto in tratto per udire i rumori che giungevano fino a lui. Qualche minuto scorse.

Il caffè del Duomo, emporio di letteratura e di letterati, offriva anche il Politecnico e la Rivista europea, il Débats, la Rivista piemontese, l'Allgemeine ed altri pochi periodici provenienti dall'estero. Nei principali caffè di Milano, all'infuori della Gazzetta e del Pirata, nessun foglio stampato. I pedanti muovevano guerra al Manzoni, e stampavano libelli da fare raccapriccio.

L'indomani retrocedemmo, e sulle quattro pomeridiane rieccoci al nostro campo dei Forestali, ove ci aspettava una bella francese, madame Le M...., corrispondente del Journal des Débats, partita la vigilia da Messina. C'informò che il dittatore scomparve, che l'ansiet

LUIGI BLANC. Storia della Rivoluzione di Francia, t. II, lib. 3. Giornali del tempo, e segnatamente il Débats. Quali per vetri trasparenti e tersi, Ovver per acque nitide e tranquille Non profonde, che i fondi sien persi, Tornan dei nostri visi le postille Debili , che perla in bianca fronte Non vien men forte alle nostre pupille. Paradiso Canto III.

Il conte Alessandro, steso per un divano, leggeva il Débats, aspettando Ivan, il principe stesso, i testimoni di lui, perfino il diavolo, anzi che la principessa.

Chi teneva dietro alla stampa liberale del tempo, dal Journal des débats al Siècle, poteva facilmente incorrere nell'illusione, che la nazione bramasse l'annientamento dello Stato della Chiesa. L'imperatore era interprete migliore dell'animo del suo popolo. Laddove l'unit