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Quando la Vittorina, alla quale era stato proibito come agli altri, di entrare nella camera del signor duca, chiamò fuori la duchessa per dirle della visita del commendator Kloss, Nora trasalì vivamente. Il Kloss veniva a parlarle del signor Galli!... Era quello che essa presagiva, che paventava fin dal primo giorno del suicidio. Pure riuscì a vincersi.

Si regoli, signora duchessa: i gioielli, quando bisogna venderli scemano assai di valore. La duchessa, come non aveva voluto disgustare il Vigliani, non volle guastarsi nemmeno con quest'altro; chinò il capo abbattuta, sospirò, tornò a piangere.

Donna Alessandrina, aveva trovato la duchessa Eleonora veramente sublime di virtù e di coraggio, e l'additava come esempio alle gentildonne cristiane: e la duchessa di Casalbara diventava sempre più di moda a Milano per il suo dolore di moglie, come era stata di moda a Nizza per il suo amore di sposa. Della Cisalpina, nessuno più parlava: non era di "buon gusto", non era patriottico il parlarne.

Lord Warland sembrò straordinariamente rapito di trovare quell'incantevole duchessa che gli rispondeva nella sola lingua conosciuta da lui, o, piuttosto, che egli osasse parlare. Si lanciò allora a tutto galoppo nella conversazione, cui milord ci permetter

Teneva il capo rovesciato all'indietro, il cappello le era caduto, e Drollino ravvisò la Duchessa. Rimase un secondo come fulminato. Poi urlò Cristo! s'avventò all'altro lato del muricciuolo, spiccò un salto e cadde sulla via. Si rizzò colle mani insanguinate. Mia, in preda al suo parossismo di terrore, precipitando per la china giungeva in quel momento.

La Duchessa trovò ch'era un abbominio, e che Drollino avrebbe dovuto stimarsi ben fortunato di cedere, non una, ma cento Mie a Giuliano. Ma, mentre condannava Drollino, sorrideva a Giuliano con una soavit

Lungo il corridoio incontrò la signora duchessa che ritornava in giardino, ridendo e scherzando con monsignor Meneguzzi e con Pio Calca. Nora gli passò vicino. Il Laner, arrossendo, si fermò, s'inchinò.

Giacchè, pur troppo.... si sa.... la gioventù eh!... qui la Duchessa metteva un gran sospiro. Meglio così, insomma, che peggio ancora, ecco.

Temeva che da un momento all'altro si buttasse per terra.... gridasse.... Tremante, spaventato, continuava a cercare, a tentare di quietarla, di calmarla.... Ma duchessa?... Ma signora duchessa!... Nora! Nora! Hai capito?... gli gridò Nora più forte, sulla faccia. Parli piano! Più sotto voce, per amor del cielo! Nora! Nora!

Allora si sentì ridicolo, ritrovò la propria fierezza, e, per mettersi al suo posto, per fissare nettamente che non era per fumar sigarette per far complimenti alle duchesse, ma soltanto quale un vecchio uomo d'affari, esclamò colla voce forte: Non so se il signor Kloss ha avvertito la signora duchessa che io sono un po' sordo.