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ESSANDRO. Dunque non si può gustare senza conoscerla? NEPITA. Come hai potuto contenerti? ESSANDRO.... Io, vedendo ch'ella era vergine e che non sentiva ancora di cose di amore, dubitai che, scoprendomele, l'avesse manifestato a suo padre o madre che m'avessero scacciato di casa, e la mia temeritá m'avesse posto a rischio di farmi perdere tanto bene.

Ciò che vi era di generoso nella mia risoluzione mi rialzò a' miei propri occhi e non dubitai che avrebbe ottenuto presso di Lui lo stesso effetto.

Ma io, invasato dal terribile sospetto, dubitai delle sue parole. Mi pareva che tutte le cose intorno a me rivelassero l'avvenimento tragico e che una voce interna mi accertasse: "Per te, per te ha voluto morire. Tu, tu l'hai spinta a morire." E io le presi le mani e sentii che erano fredde, e vidi scendere dalla sua fronte una goccia di sudore....

Non ne dubitai più; la causa di queste assenze ero io, e le sorelle von Dobra ne sapevano qualche cosa. Chi aveva parlato? Cosa era successo fra i Topler e miss Yves? Desideravano essi evitar me, o evitarsi a vicenda? La mia ebbra fantasia immaginava anche questo. E non saper niente, non potere saper niente!

L'altro caso è affatto simile a questo, sicchè dubitai fosse il medesimo applicato a diversi; ma adoperataci debita diligenza trovai essere due: non importa ripeterlo, baster

Al momento in cui il busto dell'eroe mi passò dappresso portato sulle spalle da quattro brentatori, io non potei dominare il mio entusiasmo Viva Garibaldi! viva l'Italia libera! gridai a tutta gola.... E in quell'istante medesimo, la libera mano di un libero cittadino menò sulla libera cupola del mio cilindro un colpo liberale che io n'ebbi la vertigine e dubitai di.... esser morto.

Perciò, chiusa la via agli amori di contrabbando, e non volendo rinunziare del tutto all'amore, non mi rimaneva che una porta sola per entrare nel tempio: quella del matrimonio. Ebbene? Ebbene, finchè il matrimonio m'apparve vestito, di tutti i più lusinghieri colori, di tutte le più morbide delicatezze, io dubitai di me stesso e non cessai di far dubbio su di me che per dubitare degli altri.

E quando dubitai che la potesse essere ammaliata, considerando la perspicacia dello ingegno e la pronta favella, niente affatto naturali in giovanetta ingenua, mi fece spallucce come se avessi pronunziato qualche eresia. La Eminenza vostra sa troppo bene, come il diavolo quasi sempre dia il dono delle lingue a coloro cui entra in corpo.

No; io non dubitai, donna Livia; avrei prima dubitato di Dio.... Però rimasi un istante, il confesso, stordito, confuso da quelle improvvise rivelazioni ed alle insinuazioni infernali di quelle femmine perverse. Ma fu un istante. Avrei dovuto tacervi questo, ma so che la franchezza non vi offende. No, conte. Ed ora siete tranquilla? e spero esserlo sempre.

Dopo breve dialogo partito il Castiglioni e rimasto solo, riflettei fra me medesimo cosa dovessi fare e dubitai se fosse prudente cosa il non intervenire alla seduta, giacché la poca salute mi offriva giusto motivo. Da una parte io sentiva le molte obbligazioni mie verso il Principe, che sempre mi ha distinto sebbene io non frequentassi la Corte; non ignoravo, d'altronde, che gi