United States or Syria ? Vote for the TOP Country of the Week !


Ma che gran sceleratezza o peccato ha commesso costei contro di voi che le portate tanto odio e vi sentite cosí oltraggiato da lei? Una che ha brusciato in tanto foco per voi, amatovi con tanta fede e datovi quei segni d'amore che da onesta donzella si potessero dare; anzi ella per compiacervi ha trasportato i termini di ogni donnesca onestá!

«Ah! Contessa, mi pare tanto bella l'unione di Buoso col Demonio, che sarebbe gran peccato sturbarlaDopo queste parole, la Contessa volgendo la faccia a Rogiero, con donnesca leggiadria gli disse: «Bel Cavaliere, noi intendiamo per queste lettere, che voi ci siete apportatore di liete novelle; se possiate conservare sempre l'amore di vostra dama, vorreste voi favorircele

Le mogli dei Capece con donnesca leggiadria fecero al profugo Manfredi tutte quelle accoglienze che seppero maggiori; egli volle che sedessero alla sua mensa insieme ai loro mariti, e qui dimenticando le passate e le presenti sventure si mostrò tanto gaio e scherzoso, che quelle gentildonne, vedendolo in séguito spessissimo volte a corte, affermarono, ch'ei non fu mai tanto giulio, quanto in quella notte di pericolo.

Con quella dolente famiglia stava una di quelle figlie di Albione che, quantunque mestissima e vestita a lutto, vi avrebbe fatto sentire la beatitudine della vita con un solo suo sguardo. La sua dama di compagnia, non men bella, non meno mesta, mostrava nei lineamenti del volto quella squisitezza donnesca che Raffaello aveva amato nella Fornarina. La terza pure di quelle donne era bella.

Civettava, il massimo dei sacerdoti, squadrandosi nella ricchissima sua tenuta con donnesca compiacenza, sorrideva alla stupida moltitudine, massime quando lo sguardo lascivo posavasi su qualche bella figura. Polpute eminenze e monsignori formavano la destra e sinistra, su tre di fondo e seduti pure su banchi riccamente adorni in anfiteatro.

O mia felice vecchiezza, vissuta vicino a tanto che veggia una nuora entrarmi in casa, di cosí real animo, di tanta donnesca virtú, di tante lettere e di tanto maneggio d'armi! Questa sará il frutto e il trastullo di questa poca vita che m'avanza; questa sola mi fará parer dolce e passar men gravemente i difetti della mia vecchiaia.

La lacuna la più interessante della vita donnesca s'era riempita, le brutali libidini gesuitiche caddero davanti all'amore celeste suscitato in lei da un uomo. , da un uomo, e non da un gesuita, da un sacerdote della menzogna!

Io non sono un donnaiuolo, non intrattengo corrispondenza epistolare con le ammiratrici del mio nobile ingegno, non eccito gli scambii spirituali con le letterate. Quella calligrafia donnesca mi sorprese, dunque, e m'intricò. Apersi la busta, guardai in fondo alla breve letterina e vi lessi con meraviglia non poca la firma del mio amico Totò! per , non ricordando la sua triste infermit

Poi segue continuando il suo dire, e ancora piú degna la dimostra, dicendo: «Lucevan gli occhi suoi piú che la stella». Dé'si qui intendere l'autore volere preporre la luce degli occhi di questa donna alla luce di quella stella ch'è piú lucente. «E cominciommi a dir», questa donna, «soave e piana»: nel qual modo di parlare si comprende la qualitá dell'animo di colui che favella dovere essere riposata, non mossa da alcuna passione, e, oltre a ciò, in questo disegna l'atto dell'onesto, il quale in ogni suo movimento dee esser soave e riposato. «Con angelica voce» aggiugne un'altra cosa, mirabilmente opportuna nelle donne, d'aver la voce piacevole, piú sonora meno che alla gravitá donnesca si richiede; e queste cosí fatte voci fra noi sono chiamate «angeliche». E, oltre a questo, l'attribuisce Virgilio questa voce in testimonio della beatitudine di lei, percioché estimar dobbiamo alcuna cosa deforme non potere essere in alcun beato. «In sua favella», cioè in fiorentino volgare, non ostante che Virgilio fosse mantovano.

«Gran mercè, Cavalieresoggiunse Elena con donnesca leggiadria « uomo al mondo vorrebbe negare, che, posandomi io sul mantello di Manfredi, e su quello del virtuoso messer Ghino, non mi fossi giaciuta sopra il letto dell'onore: non pertanto io vi prego a tenerlo; la notte stringe rigida, l'aria pungente, e voi potreste per avventura averne bisogno