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e sotto lui così cerner sortiro Francesco, Benedetto e Augustino e altri fin qua giù di giro in giro. Or mira l’alto proveder divino: ché l’uno e l’altro aspetto de la fede igualmente empier

Oh! cresca l'albero divino, e possano i suoi rami circondare le tempie dell'uomo, che vinca così gli amici come i nemici in virtù; cresca, ma le sue fronde non s'intreccino più mai intorno alla spada del conquistatore per cuoprirne la punta mortale alla libert

E questo spettacolo triste e commovente ci lascia incerti se mai abbiano ragione le vergini pazze d'amore divino, gli anacoreti torturati da invasamenti di castit

Questi s’era affrettato a levargli il cappello, e il nobile animale, vedendo l’invito cortese della dama, fece quel doppio atto, così maestrevolmente descritto più tardi dal divino Allighieri in questi tre versi: Quasi falcon che uscendo di cappello Muove la testa e con l’ale s’applaude, Voglia mostrando e facendosi bello;

Io, randagia indomabile, che il giogo degli uomini gettai, che ne respinsi la legge, e dell’orgoglio mio mi cinsi come Brunilde del divino rogo,

Oh, dolce!... Uno sfogliarsi di corolle sulla sua bocca e sul suo cuore, folle per la delizia d’essere vivente. E balzò a terra, bianca in quel divino languir dell’ombra e delle stelle,

E quella che vedëa i pensier dubi ne la mia mente, disse: «I cerchi primi t’hanno mostrato Serafi e Cherubi. Così veloci seguono i suoi vimi, per somigliarsi al punto quanto ponno; e posson quanto a veder son soblimi. Quelli altri amori che ’ntorno li vonno, si chiaman Troni del divino aspetto, per che ’l primo ternaro terminonno;

Unde con la virtú hanno conculcato l'amore naturale e ricevuto quello lume e amore divino che è sopra naturale. E come potrá l'uomo che è in questo stato dolersi della morte sua, che desidera di lassare la vita, e pena gli è di portarla quando la vede tanto prolongare? Potrassi dolere di lassare le ricchezze del mondo, che l'ha spregiate con tanto desiderio?

Si burla il poeta dell'uso di scrivere versi per ogni matrimonio che si celebra, onde vengono fuori tanti cattivi poeti e tanti versi scellerati; ognuno deve fare l'arte sua; ma ogni arte ha bisogno d'essere appresa; egli non crede che la poesia sia un'arte sacra e necessaria; ride anzi volentieri di chi lo pensa e lo dice; necessaria è l'agricoltura, che insegna all'uomo il modo di alimentarsi, necessaria la scienza della legislazione; ma è un'arte, insomma, anche la poesia e domanda molto studio. I versaiuoli che cantano sopra ogni cantante, e scrivono per ispassarsi, quelli certamente non sudano. Ma sudava invece il divino Parini nel tornire i suoi versi oraziani: Quando sull'orme dell'immenso Flacco Con italico piè correr volevi, E dei potenti maledir l'orgoglio, Divo Parin, fama è che spesso a l'ugne, Al crin mentito ed a la calva nuca Facessi oltraggio. Indi è che, dopo cento E cento lustri, il postero fanciullo Con balba cantilena al pedagogo Reciter

Vi sono bensì delle parole, degli atti di tale più alto e divino eroe ed assertore della coscienza religiosa che ci appariscono come traslucida rivelazione dell'assoluto religioso: molte pagine del Vangelo, la morte di Cristo. Ma sono parole, atti e momenti singoli immensamente remoti dalla complessit