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S'inchinò due volte innanzi a Lidia; una volta innanzi alle altre signore; delibò compiacente le lodi degli amici e si divertì a lasciarsi osservare come persona assicurata ai posteri; finì coll'accomodarsi sul divano, di fianco a Lidia.

Francesco Ludovico E tu ti diverti? Francesco ... piuttosto.... Ludovico Ti ringrazio. Francesco Ma non è di te che io mi diverto: è di me. Ludovico A che proposito? Francesco Idee che mi passano pel capo; non ci badare. (Pausa.) E la tua malinconica sfinge non è visibile, stasera? Gi

Ma era un desiderio, niente altro: ella era fatta per seguire Paolo Spada in ogni suo vagabondaggio e per obbedirgli in ogni suo capriccio. Gli faceva qualche obbiezione, soltanto: Ti diverti tanto, in compagnia di Massimo Dias, di D'Arcello, di Lamberti? Non mi diverto punto. E allora, perchè li cerchi tanto? Mi sono necessarii. Oh! Le dispute riscaldano il sangue ed eccitano i nervi....

Tu ti diverti a torturarmi, e i brividi misuri e godi della mia paura. Ti nascondi, talvolta: e allor m’avvedo, ecco, ch’è maggio, e che nel ciel le stelle son come i fiori sulla terra; e delle stelle e dei fiori uguale, ecco, mi credo.

Non poteva serbare il broncio a un così buffo amico; quella sera si divertì molto; i suoi sguardi quasi trepidi erano per Folco; di tanto in tanto gli cercava la mano, perchè non si allontanasse pur col pensiero; non pareva contenta s'egli non rispondeva col sorriso al sorriso di lei.

Un combattimento di tori (che la lettrice non chiuda il libro troppo precipitosamente! non lo descriveremo) che lo divertì per la novit

Se tu ti diverti, non so che cosa dire: sei nel tuo diritto. Ma ho paura che tu prenda troppo sul serio il tuo piacere... Un altro passo era fatto, per quanto il cortese diplomatico andasse col piede di piombo. Troppo sul serio, no ribattè Ezio canzonando perchè di serio al mondo non c'è che la morte; ma si procura di non lasciar scappare le buone occasioni.

Ma tu cammini come i gamberi! gli aveva detto un giorno Folco ridendo. Lascia fare: ognuno cammina come può! È un gambero filosofico! aveva definito Ariberto Puppi. Egli s'era divertito fino a quel giorno, vedendo la gara di tanti uomini, che tutti, l'uno dopo l'altro, dovevano rinunziare alle loro speranze. Ma d'un tratto, Ariberto non si divertì più.

Il marchese non si divertì molto, di sicuro, in quella notte. La mattina Diana, perfettamente ristabilita, se ne tornava accompagnata da Roberto e dal marchese nel convento ov'era stata educata. Roberto raccomandò caldamente a Diana che lo facesse avvisato d'ogni pericolo, e stesse sempre in su le intese: badasse fino alle compagne con cui parlava.

Aveva egli risoluto il suo problema? Bambina fu stupita a veder suo fratello quasi gaio. Mangiò molto, e si divertì a far delle pallottole di mollica di pane, pensando Dio sa che. S'informò di Don Tiberio e scherzò su i suoi vicini. Infine condusse sua sorella ad udire la musica innanzi al palazzo reale e la ricondusse in carrozza dopo averle fatto bere un sorbetto della regina.