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Ora, per far vedere ed intendere se sia vero o no tutto quello che si propone, ho fatto queste seguenti prove, accioché nel conteggiarle si veggano le disproporzioni ch'in esse sono; cioè le prime tre mostrano gli errori per il passato occorsi, le tre ultime mostrano gli errori che potrebbono succedere per l'avenire, e quella di mezo mostra il real conto che sempre stará nel suo giusto essere, dal qual è impossibile che vi nasca disordine alcuno nel far le leghe per far le monete, quali sempre resteranno nella loro concordanza e real proporzione.

Ma nelle altre sei prove, cioè nelle tre prime e nell'ultime tre, e se si vorrá anco procedere o piú indietro o piú inanzi con simili ordini, e volendo osservare, come si debbe, la vera forma di una parte d'oro a peso per dodici d'argento, e dodici d'argento per una di oro, e poi apprezzarli sotto tali valori, over maggiori o minori in ragion di oncia; e non volendo osservare la vera concordanza delli valori, cioè di lire 6 per oncia dell'argento e di lire 72 per oncia dell'oro, quali pesi e valori corrispondenti sono i capi principali e fondamento per fare ogni e qualunque sorte di monete: dico che non si potranno fare i partimenti giusti e confronti di essi preciosi metalli con regola alcuna, e che non si potranno mai fare gli scudi proporzionati nelli valori in concordanza delli valori delle monete d'argento, per causa delli rotti delle leghe e delle disproporzioni che in esse leghe per causa di simili alterati o diminuiti valori nascerebbono.

E, seguendo il maneggio nelli danari usato, sempre cresceranno i detti valori in maggiori disproporzioni, come il tempo lo dimostrerá.

Ora, discorrendo sopra le tasse particolari delle monete, dico che, se si volessero tassare alcune sorti di monete d'argento e poi lasciare le altre nei loro correnti valori, tal tassa riuscirebbe molto disuguale; e ciò per le disproporzioni che sono tra le monete giá fatte, cioè da una sorte all'altra, avendo però riguardo alla quantitá in peso del loro fino, il quale non si troverebbe proporzionalmente corrispondere in esse monete, per cagione delle loro fatture, che sono comprese nei valori alle monete dati.