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Non poteva, per esempio, vestirsi in nessun altro modo, che con una larghissima veste da camera, in lana, a pieghe profonde, serrata con un cordone dove avrebbero dovuto essere i fianchi: veste senza ornamenti, senza balze, monacale. Le erano inibiti la seta, il raso, il velluto che disegnano le forme; i merletti che ingrossano la persona.

Piove. Il mare fuma di pesante nebbia. Io pure fumo con iracondia queste saporite sigarette spagnole, fatte con tabacco dalla foglia nera. Quando vi piegate sul bigliardo per misurare il colpo di stecca, voi, Madlen, nella succinta gonna che vi dondola sopra le caviglie, siete frivola e seria come le figurine di certe stampe assai belle che si disegnano appunto nel vostro paese.

La giovane madre dapprima sorrise; poi da quelle soavi parole, che le fioccavano sul cuore, si sentì conquisa, e pianse, senza però cessare il sorriso; come quando, in primavera, piove a un punto e risplende il sole, mentre le gocce cadenti disegnano in cielo l'arco maraviglioso, che noi reputiamo testimonianza del patto di pace fermato da Dio con gli uomini... E fosse pur troppo così!

E rispose: «Secondo me, vuol dire che questo libro è la forma transitoria dell'evoluzione artistica del Daudet. Qui comincia a mancare l'accento personale, la commozione intensa dello scrittore, e i personaggi, se non si disegnano netti e spiccati, tentano di vivere da per loro. Guardando all'ingegno di Daudet, non è ardito presagire che nel suo prossimo romanzo potremo salutare la sua evoluzione artistica gi

E potrei io dubitare della tua illibatezza? esclamò l'Albani trattenendo la giovinetta con dolce violenza. Tutta la tua vita si riflette nel tuo purissimo sguardo. Nella freschezza delle tue mani, nella fragranza del tuo alito, nelle caste pieghe dei lini che disegnano le tue membra, io respiro la vergine, indovino una limpida fonte, a cui nessuno ha mai portato le labbra!

Ma lo spettacolo, sempre bellissimo, è maraviglioso verso sera, quando la luce calda del tramonto retrocede di altura in altura, e tutte quelle vette superbe si disegnano a contorni bruni sul cielo purpureo, come le guglie d'una citt

Disse molte cose ancora in questo senso, aggiunse come la elevatezza dell'arte stesse talora appunto in questo, che non siamo solamente noi che compiamo il lavoro, ma inoltre una particella di fuoco sovrumano che scende in noi e ne rende possenti ad eternare nel fatto le idee labili e sbiadite che si disegnano vagamente tra le nebbie della nostra immaginazione.

Si guarda e si pensa. È triste, è penoso lo sforzo che si fa per ricostrurre nella mente nostra l'intero edifizio. Quegli avanzi non bastano: sono troppo rotti e sformati. Si segue coll'occhio la curva d'un arco, e si dimentica il contorno della colonna; si va oltre nella direzione d'un andito, e il profilo d'un pilastro ci sfugge; ci sfuggono, via via che si disegnano, le linee, e con le linee le proporzioni, e con le proporzioni l'effetto, che sarebbe immenso, del tutto. Quegli avanzi son come le note interrotte d'una musica lontana, di cui s'indovina, più che non si sente, la melodia. Se ci fosse qualcosa di più, si pensa; se per esempio quella parete fosse finita, se qui non ci fosse questo vuoto, se l

In sulle opposte rive Pendono gigantesche stalattiti Coperte di diamanti e luci vive. Si disegnano i rami delle piante In bianco sovra il cielo grigio e smorto. I fiori son spariti e tutte quante Le frondi e l'erbe. Ed ecco tutto è morto Per un tempo e sepolto nell'inverno. Cosi tace talora ogni desìo E sembra spento pure ciò ch'è eterno Sotto il manto di neve dell'oblìo.

Il vento che passa per le fessure delle imposte, che s'ingolfa pei corridoi, ha dei suoni gravi e lunghi come quelli dell'organo. Che vista! Nella notte profonda, le immense finestre della cupola si disegnano vivamente illuminate. La luce non è eguale, ma vacillante come se delle grandi ombre errassero tutt'intorno. Quale cerimonia si celebra a quest'ora nella chiesa?... La chiesa è vuota.