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« Ma tu come stai, babbo? gli chiesi con un senso di paura che non potevo spiegarmi. E se avesti bisogno di me? « Tuo marito ti sveglierebbe; dille che si riposi, Gualfardo; diglielo tu. E lo fissava coll'occhio pieno d'ansiet

Ma il Grifone l'interruppe, e disse con voce risoluta, "Basta in quanto alle lezioni: dìlle ora qualche cosa dei giuochi." La Falsa-Testuggine diè fuori un gran sospiro e passò il rovescio d'una natatoia sugli occhi. Riguardò ad Alice e cercò di parlare, ma per qualche istante i singhiozzi glielo impedirono.

EROTICO. Dille che non è mai giorno, che, delle ventiquattro ore che sono, non ne ragioni sempre con lei le quarantotto. BALIA. Come, se non ci venete?

Un flutto di tenerezza mi veniva alle labbra e si voleva mutare in parole. Una interna voce mi sospingeva: Su, coraggio, parla, dille che le vuoi bene da quando l'hai vista! Chiedila al buon Cataldo! Rompi l'indugio! Seppellisci una buona volta la tua tristezza! Ma non vedi che ti vuol bene?...

Cosi`, volgendosi a la nota sua, fu viso a me cantare essa sustanza, sopra la qual doppio lume s'addua: ed essa e l'altre mossero a sua danza, e quasi velocissime faville, mi si velar di subita distanza. Io dubitava e dicea 'Dille, dille! fra me, 'dille', dicea, 'a la mia donna che mi diseta con le dolci stille'.

TRINCA. E dice queste e altre cose. PARDO. Che altre? TRINCA. Mi vergogno di dirle. PARDO. Dille in tua malora, ché mi fai venir la rabbia. TRINCA. Dice che patite di non so che infirmitá di stomacali, e che ci avete tanto prorito, che andate cercando chi ve li gratti. PARDO. Mente e stramente per la gola. TRINCA. E dice averlo inteso da molti. PARDO. Mente per l'orecchie.

Ecco la balia. BALIA di Cintia, ERASTO, CINTIA, CAPITANO, DULONE. BALIA. Erasto, sète qui voi? ERASTO. Eccomi, balia, dove è Amasia mia? BALIA. È qui in ordine e vi sta aspettando. ERASTO. Dille di grazia, che compaia su l'uscio, sol per dar questo contento al cor mio. BALIA. Di grazia, mirate che non siate sovragionti da alcuno. ERASTO. Non dubitate ch'io e Dulone stiam facendo la spia.

Cosi`, volgendosi a la nota sua, fu viso a me cantare essa sustanza, sopra la qual doppio lume s'addua: ed essa e l'altre mossero a sua danza, e quasi velocissime faville, mi si velar di subita distanza. Io dubitava e dicea 'Dille, dille! fra me, 'dille', dicea, 'a la mia donna che mi diseta con le dolci stille'.

Indi proseguì ad alta voce, rivolgendosi all'uscio. Non importa; va dalla signora, e dille che c'è il Giuliani, il Trovatore. La padrona è a letto. Ma veglia la sua donna! ripigliò il Giuliani con accento melodrammatico. Va ad ogni modo, e dille che Giuliani, il Trovatore, o Alfredo, se più le torna gradito, è qui, ed ha bisogno di parlarle.

Trinca, or che vai in sua casa, dille che il suo fratello va a morire, che pianga la mia morte, che non mi potrá avvenir cosa piú cara, che veder le mie essequie onorate dalle sue lacrime. EROTICO. Attilio fratello, perdonami, si t'uso violenza in strascinarti in casa mia. ATTILIO. Oimè, chi mi tira? dove sono? deh, perché, amico, non m'aiuti? Signor Pardo, Idio vi dia il buon giorno.