United States or Latvia ? Vote for the TOP Country of the Week !


solvetemi, spirando, il gran digiuno che lungamente m'ha tenuto in fame, non trovandoli in terra cibo alcuno. Ben so io che, se 'n cielo altro reame la divina giustizia fa suo specchio, che 'l vostro non l'apprende con velame. Sapete come attento io m'apparecchio ad ascoltar; sapete qual e` quello dubbio che m'e` digiun cotanto vecchio>>.

Era a veder, quale è d'un stagno a i lidi Gran nibbio; a l'aie ben talor sen vola, Ma de la villanella udendo i gridi Non de la chioccia i pargoletti invola; Quinci infestando i limacchiosi nidi D'attorte bisce il suo digiun consola, E col curvo picchiar del becco forte Le rane gracidose ei tragge a morte.

solvetemi, spirando, il gran digiuno che lungamente m’ha tenuto in fame, non trovandoli in terra cibo alcuno. Ben so io che, se ’n cielo altro reame la divina giustizia fa suo specchio, che ’l vostro non l’apprende con velame. Sapete come attento io m’apparecchio ad ascoltar; sapete qual è quello dubbio che m’è digiun cotanto vecchio».

Qual su schiera d'augei, che 'n ripa al fiume Gode bel sol di boreal stagione, Spronato da digiun batte le piume Con unghia ingorda il peregrin falcone: Tale infra Turchi oltra l'uman costume Se stesso avventa l'immortal campione, Feroce, atroce; e fa sanguigni i lidi Fra pianti avversi, fra dolor, fra gridi. */

2 Però ch'ogni altro amaro che si pone tra questa soavissima dolcezza, è un augumento, una perfezione, ed è un condurre amore a più finezza. L'acque parer fa saporite e buone la sete, e il cibo pel digiun s'apprezza: non conosce la pace e non l'estima chi provato non ha la guerra prima. 3 Se ben non veggon gli occhi ciò che vede ognora il core, in pace si sopporta.

solvetemi, spirando, il gran digiuno che lungamente m'ha tenuto in fame, non trovandoli in terra cibo alcuno. Ben so io che, se 'n cielo altro reame la divina giustizia fa suo specchio, che 'l vostro non l'apprende con velame. Sapete come attento io m'apparecchio ad ascoltar; sapete qual e` quello dubbio che m'e` digiun cotanto vecchio>>.

Fra l'altre cose, per parer uom grande faceva pompa d'esser miscredente, scherzando sul digiun, sulle vivande ed altre cose impertinentemente. Ma poi tremava da tutte le bande a un po' di febbre, e allor divotamente chiamava sant'Antonio e san Bastiano e gli pregava umíle a farlo sano.

57 Ragionerem più ad agio insieme poi, e ti dirò come a procedere hai: ma prima vienti a ricrear con noi; che 'l digiun lungo de' noiarti ormai. Continuando il vecchio i detti suoi, fece meravigliare il duca assai, quando scoprendo il nome suo, gli disse esser colui che l'evangelio scrisse: 58 quel tanto al Redentor caro Giovanni, per cui il sermone tra i fratelli uscìo, che non dovea per morte finir gli anni; che fu causa che 'l figliuol di Dio a Pietro disse: Perché pur t'affanni, s'io vo' che così aspetti il venir mio? Ben che non disse: egli non de' morire, si vede pur che così volse dire.

Dice che tu mi lasci. Non hai inteso? Lasciami, dico: sono ancor digiuno; voglio ire a casa. FILENO. Anca a digiun potresti dar con le scarpe la benedizione. Sta' pur qui fermo. PILASTRINO. Ti prego, Crisaulo. Deh! Non mi lasciar metter piú paura, ché mi sento venir la febbre fredda. Manda a dir che non venga il capitano. Ne li vo' render parte. CRISAULO. Tutti, tutti.

Tratto al macel venía Uno zoppo asinel, che in voce umana Tapinavasi invan lungo la via. Folta era intorno a lui la disumana Turba, che il morso del digiun sentía; E qual dicea ch'alto miracol fosse, Chi d'insulti il pungea, chi di percosse.