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Pensarono, che i condannati fermi al niego sul punto della denuncia, si potevano almeno, in quell'estrema angoscia della prolungata agonia, costringere a umilianti ritrattazioni, a forzate dimostrazioni di pentimento.

Meglio è dunque che il confessore, pur sollecitando il penitente a far la denuncia non gli dica però, ch'esso vi è obbligato sotto pena di peccato mortale. Lo stesso obbligo di far conoscere un sacerdote corrotto l'hanno le mogli e le ragazze ch'egli eccitò a cose vergognose, e tutti coloro che ebbero notizia di coteste infamie per altro mezzo che non sia stato quello della confessione.

Il confessore, che adempie rettamente il suo incarico deve in questi casi deplorabili, procurare con prudente modo che la denuncia avvenga, o sospendendo o negando l'assoluzione.

Essi appartengono in grande parte a latifondisti argentini, che sono arrivati al possesso quasi sempre o per diritto di «denuncia» per il quale si poteva una volta divenire proprietarî delle terre denunciate allo Stato come libere o più spesso per favoritismi, per compensi di maneggi politici, per regalìa governativa, o magari per nessun diritto.

Se poi accade che un penitente non si possa persuadere con ragione alcuna ch'eglì è obbligato a rivelare, noi pensiamo doversi esso finalmente assolvere, quando però giudichiamo prudentemente ch'egli è in buona fede: non assolvendo in questo caso il penitente si priverebbe esso dei sacramenti, e non si otterrebbe la denuncia del perverso corruttore.

Ed ordinò eziandio che i confessori avvertissero i penitenti di questo loro obbligo di denuncia. Alessandro VII decretò, nel giorno 8 luglio 1630, che il penitente è obbligato a denunciare, anche senza avere premesso un fraterno rimprovero o altra ammonizione, e nel giorno 24 settembre 1655 condannò due proposizioni che contenevano insegnamenti a ciò opposti.

La sera, nella cameretta del terzo piano, la fanciulla pallida, disfatta, seduta al povero desco, non toccava cibo, ma colle labbra riarse e i tremiti della febbre, cercava ancora di confortare, di consolare il babbo. Il signor.... Kloss aveva promesso.... In quel punto arriva un signore con due guardie. La denuncia era stata fatta un'ora dopo la promessa del perdono.

Ch'essa espone i complici al pericolo dell'infamia e del vituperio; 4. Che tanto ripugna questa rivelazione ai complici, ch'essi spesso preferiscono di non accostarsi ai sacramenti della Chiesa. Perciò, tale denuncia non può essere prescritta che con molta prudenza. R. alla 1. obbiezione.

Sto per credere di averla addosso, se mi capita così frequentemente di vedermi frainteso. Aveva pur troppo ragione il Voltaire quando diceva: Datemi tre righe di un galantuomo e ve lo faccio impiccare. Io ne ho scritte più di tre a proposito di Emilio Zola e della parte da lui presa nell'affare Dreyfus, ed ecco il Fanfulla che mi denuncia come reo di lesa maest

E, facendo subito la sua brava denuncia, forse sarebbe riuscito a salvare ancora, tutte o in parte, le sue centocinquemila lire. Adacio!... Adacio! Il Kloss voleva pensarci e riflettere seriamente prima di muovere un passo. Un process?... Un processo di quel genere, a Matteo Cantasirena, alla duchessa di Casalbara?... Al Casalbara?... Un processo da mettere sossopra tutto il mondo?