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Con questa tortura lacerante dolce, amara, nella gola, ci sentiamo simili ai mendicanti invernali ai vetri di una ricca trattoria quando all'ora del pranzo fervono tintinnano le gioconde stoviglie e filano i piatti fumanti. Fossimo sulla tavola anche noi! Anche come cibi esplosivi fra le mani dell'ultimo cameriere! O in cucina nella vampa dei fornelli!

Occorre perciò menzionare a questo punto i progressi della tecnica artiglieristica, realizzati per opera ed impulso dell'ultimo ammiraglio veneto.

I nervi dei cittadini di M.... erano tesi a un modo, che Paganini avrebbe potuto eseguire una variazione sugli stinchi dell'ultimo tra i conservatori d'ipoteche.

L'Ericio Puteano, autore d'una Istoria Cisalpina, fece cenno di quel Castello colle seguenti parole: Era una rocca sovra una scabra ertezza posta come a vedetta di tutto il lago, di triplice lorica e di altrettanti castelli provveduta . E veramente la falda di monte su cui si erigeva quel forte venne da lui a buon diritto chiamata una scabra ertezza a causa della natura del sasso di cui va composta, e di sua alpestre configurazione. Sulla sponda occidentale del lago, da Rezzonico a Musso, le montagne si dirompono scendendo all'acque in valloncelli e pianerotoli coperti d'erbe e di piante; ma poco a settentrione dell'ultimo Borgo si scorge il monte nudo, erto, petroso protendersi lungo il lago per un tratto considerevole. Dall'un lato si stanno con Musso altre picciole terre disseminate pel pendío, dall'altro la montagna s'interna con rapido rivolgimento quasi ad angolo retto ver ponente formando un seno o piuttosto un golfo contornato da verdeggiante pianura, che si stende da Dongo a Gravedona. Questa schiena di monte, che s'appellava ne' passati tempi la Montagna del Castello, ed ora che le mura di esso stanno diroccate al suolo, vien detto il Sasso di Musso, è formata d'una pietra bigia, ruvida, spugnosa, congiunta così come fosse un solo gran masso, su cui allignano pochi sterpi e bronchi radicati nelle screpolature, entro cui le pioggie infiltrano un minuto terriccio. Due vallette tagliano di prospetto la fronte di quel gran sasso, l'una ver Dongo, che nomasi la Val-orba, in fondo alla quale stagnano acque nereggianti; l'altra, la Val-del-merlo, più della prima angusta, ma fruttosa in suo seno d'ulivi. Vicino a quest'ultima, dalla parte di Musso, sovra alcuni rialzi che formano un profilo distinto del monte, s'erigeva il Castello, ossia i varii forti che il componevano: poichè dalla notabile altezza dove trovavasi il maggior fabbricato ch'era la vera rocca, scendevano baluardi, mura e torri non interrotte sino alla strada, chiudendo altre rocche, ed alla strada congiungevansi per mezzo dell'arco, ch'era la Porta di Musso, alle mura del Porto, che s'avanzava co' suoi moli nel lago. Siccome que' forti che formavano il Castello, erano stati in tante riprese da diversi dominatori costruiti, e in epoche disparate ampliati e precinti di bastioni e di vedette, mostravano nelle varie foggie architettoniche di loro torri e finestre, nel colore delle mura l'indole e la distanza delle et

De Nittis invece si sentiva malinconico. Era stata per lui una stanchezza agitata quella di tutte le funzioni insino dalla mattina, mentre la sua anima tremante di una tenerezza sbigottita avrebbe avuto bisogno del silenzio nell'attesa dell'ultimo grande momento. Tutto invece era stato rumoroso, affaticante in una volgarit

Tutto era stato puntualmente eseguito. Lasciato immediatamente Promonte, egli era corso a Firenze, all'ufficio della Compagnia dei «Wagons-Lits». Il commesso aveva voluto rilasciare un solo biglietto per le due cabine, non comprendendo come persone che dovevano viaggiare insieme avessero bisogno di biglietti separati; ma poi glieli aveva pur dati, ed egli aveva spedito a Rosanna, in lettera raccomandata, quello che doveva servire per lei. Era partito con l'accelerato delle 6 e 33, aspettava ora il passaggio del direttissimo; ma, rileggendo quella lettera, come quando l'aveva letta la prima volta, tutte queste istruzioni, tutte le circostanze nelle quali le aveva effettuate, sparivano dalla sua memoria: i suoi occhi e il suo pensiero si fermavano sulle parole dell'ultimo rigo: «Mio marito ritorna da Londra». Per tornarne, doveva esservi andato; se ella gli moveva ora incontro, non ve lo aveva accompagnato; era dunque rimasta sola per qualche tempo, poco o molto, non poteva dir quanto, una settimana per lo meno: e di quel tempo di libert

Amava lo studio, amava la pace del meditare; e avendo di buon'ora raccolte le forze della mente e del cuore nella contemplazione delle sacre dottrine, seppe fare di questo studio l'unica contentezza della sua vita, il suo fine. Alla mattina, dopo le funzioni della chiesa vicina, alla quale soleva accompagnare il Padre, per servirgli la messa e attenderlo poi nella sacrestia, se ne tornava a casa con lui; e intanto che il superiore, nel damascato seggiolone a fianco del camminetto, sorbiva lentamente il cioccolatte, egli, seduto dall'altro canto, gli faceva ad alta voce lettura dell'ultimo quaderno della Voce della Verit

Veramente la condizione dell'ultimo rampollo della famiglia Pompeo, s'era migliorata assai in questi ultimi tempi. Siccio, quel fedelissimo ed amoroso servo che lo aveva raccolto bambino, salvato e nutrito con tanto affetto, era morto ed avea, pria di morire, trasmesso al cardinale F... zio la storia e una copia dei titoli del suo giovine padrone.

Corse allo specchio; si ravviò i capegli, si affilettò i baffi, si acconciò per bene le pieghe della cravatta, e, sicuro del fatto suo, infilò speditamente le quattro scale che c'erano tra i suoi penati ed il quartierino dell'ultimo piano. Giunto lassù, tirò discretamente la corda del campanello.

Il povero Prete era come colui, che, essendo lontano da casa, sorpreso da un rovescio di acqua nell'aperta campagna, piega le spalle, e sta a pararne quanta Dio ne manda. Però, percosso dall'abbominazione dell'ultimo rimprovero, levò gli occhi al cielo, e non potè trattenersi da dire: In quanto a Verdiana, Eccellenza, ch'è la fantesca la quale io tengo in casa, le giuro per Quello, che non vuol che giuriamo, ella è si antica, da potere aver portato sassi quando fabbricavano il Colosseo. Ma pare a lei, che un uomo della mia et