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Non ostante cotesti lati chiari, la Restaurazione non incorse puramente a caso nelle stoltezze di Carlo X: come afferma Guizot, fuori del parlamento stava in aria, senza base: pel complesso della nazione non fu mai altro che una palliata dominazione straniera. La politica pratica nel nostro secolo addottrinato sui libri viene traviata non solo dalle passioni o dai malintesi interessi, ma anche dagli errori dottrinali. Per esempio, i patrioti tedeschi si son fatti trarre in errore per anni e anni dalla comparazione dotta, e zoppicante sui due piedi, della confederazione germanica con l'americana e la svizzera; e similmente il ricordo scientifico dell'Inghilterra di Carlo II ha esercitato una tale influenza dissennante, da metterci quasi in sospetto del beneficio della scienza storica. L'edifizio statale di Cromwell, coperto alla meglio da una tettoia provvisoria, andò in conquasso tra i motteggi della nazione: un generale inglese richiamò il re legittimo; il partito repubblicano subito si disperse ai quattro venti, e i falli accumulati dai due ultimi Stuart indussero a suo malgrado il popolo fedele a una seconda sollevazione. Ben diversamente in Francia. È semplicemente falso, se gl'inveleniti avversari del bonapartismo oggi lo affermano, che Napoleone fu abbattuto altrettanto dalla Francia quanto dall'Europa. Se l'inverno del 1813 egli avesse accettato le proposte di pace ingiustamente miti degli avversari, avrebbe potuto contare sopra un governo assicurato per molto tempo; e anche dopo che la sua alterigia imperiale ebbe tirati gli eserciti stranieri sul suolo della Francia, l'odio del popolo al massacratore non era alla lunga abbastanza forte per spezzare dagl'incastri interni le ferree giunture dello stato militare. Solo gli stranieri buttarono a terra Napoleone, e gli stranieri ricondussero l'antica dinastia. Per quanto le singole e lontane provincie del sud e dell'ovest salutassero con gioia la bandiera dei fiordalisi, rimane però assolutamente vera rispetto all'enorme maggioranza della nazione la scomunicata affermazione di Manuel, che la Francia accolse di mala voglia il ritorno dei Borboni. I nostri vicini si vantano a ragione di un vantaggio su tutte le altre grandi potenze: la Francia non possiede nessuna Irlanda, nessuna Polonia; le sue provincie sono tutte francesi con tutta l'anima. Oggi però si è aperta in questa nazionalit

«E appena il sole sparì dietro le grandi montagne dell'ovest, mentre le prime stelle illuminavano il puro firmamento, dietro un segnale del vecchio capo, quattro guerrieri s'impadronirono del giovane e lo lanciarono nel burrone.

Se per un miracolo tutto ciò che è prodotto dal lavoro italiano potesse scorgersi, assumesse un colore speciale, rosso, supponiamo, si vedrebbe Buenos Aires tutta intera, dal fiume ai campi dell'ovest, imporporarsi come sotto il riflesso d'un incendio sterminato. Da il colore di fuoco serpeggerebbe lungo tutte le ferrovie, lungo i fiumi, accenderebbe i battelli che li percorrono, e le citt

Trovammo all'ordine invece la esposizione indigena, nella quale ci divertimmo a esaminare la sezione dei cow-boys, dei celebri guardiani d'armenti dell'ovest, tutta piena dei loro originali costumi alla messicana, di grandi selle e di lacci. Il cow-boy non somiglia affatto ai pastori dei nostri paesi, che conducono la vita più pacifica del mondo.