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Dell'orchestra nel fragore.... Non si intendon le parole, Al baritono, al tenore Si può dir ciò che si vuole.... Ma in un pezzo concertato Io sprecar non voglio il fiato.... Per morir nell'ultim'atto La mia voce io serberò.

Una signora suonava il piano, un'altra il mandolino, una terza la chitarra; completavano il resto dell'orchestra parecchi giovinotti dilettanti. Lungo la spiaggia, e su per gli scogli, a gruppi, a capannelli, erano le persone accorse al fantastico spettacolo. Pochi i curiosi poveri, gi

Appoggiato colla schiena alla cancellata dell'orchestra dominava dal suo posto la scena, la platea e tre quarti dei palchetti, dove brillano gli astri più luminosi della bellezza milanese, e di qua durante le battute d'aspetto, i suoi grandi occhi azzurri e sentimentali giravano come due cannocchiali.

Lei pure è dell'orchestra che deve dare concerti all'Hotel? Vous aussi...? , yes, per compiacerle, rispose Napoleone Barbetta, arrossendo come un ragazzo. Bravo, applaudiremo di cuore... con gratitudine..., soggiunse la bionda e cara fanciulla, stendendogli la mano con franchezza inglese e stringendo quella del suo salvatore con un moto del braccio che pareva dire; A rivederci, caro,

Il maestro convalescente era Alberto Mazzucato. Appena si seppe che il Mariani avrebbe aderito ad assumere alla Scala la direzione dell'opera l'Africana, parve destarsi un serio allarme fra i professori dell'orchestra. Si temette che il valente e famoso maestro venisse ad impadronirsi per sempre del seggio ambito da molti.

Gl'istrumenti dell'orchestra si accordano, e la bella Rosina insieme colla madre trovasi a far gli onori del convito, ricevendo le invitate e gl'invitati. Festa da ballo in maschera. Gli appartamenti della signora Guglielmi sfolgoravano per cento accesi doppieri.

Enormi, le loro ossa, che quasi spuntavano nude, reggevano l'ampia pelle, come un mantello teso e sollevato su punte di lance!... Le cavalle mostruose dell'orchestra mi scalpitavan fra i nervi, come fra i grevi cordami di una nave squassata dalla burrasca, e il mio terrore cresceva quando le cavalle balzavano, fingendo ad ogni istante di saltare dal ponte giù nell'immenso naufragio!...

Per l'effetto della scena, A' tuoi piè, signor, mi getto.... Deh! non volgermi la schiena.... Ti commova il mio dolor.... Innocente fu il duetto... Son qual ero, onesta e pura.... Ci batteva la misura Dell'orchestra il direttor.... È mio destino... E innocenza vanti ancor?.... PRIM. Attestar che il vero ho detto Può l'orchestra tutta quanta L

Stavo sotto l'incubo di quel legittimo orrore. Ed intanto la mia delicatezza cominciava a trovare ogni giorno più penosa l'idea di tradire un amico ne' suoi più cari affetti. Una sera andai al teatro Carcano. Vi cantava una artista esordiente, giovane, simpatica. La sera seguente il Carcano era chiuso. Il direttore dell'orchestra mi offerse di presentarmi a lei.

Nella immensa sala vuota del Rudolfinum, i cento maestri dell'orchestra aspettavano chiacchierando, quando le grandi porte di vetro laterali si aprirono, e Anne-Marie entrò, seguìta da Bemolle portando il violino, e da Nancy portando la musica, e da Fräulein portando Schopenhauer.