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Onde i cittadini, credendo, come si fa delle male nuove, ogni cosa peggio del vero, e ripieni di presentimenti funesti per vedute meteore, determinarono abbandonarla, ricovrandosi ad Albosaggia, terra montuosa sulla sinistra dell'Adda, ove potrebbero ancora difendersi col fiume e coi ridossi.

..... Pochi anni dopo le famose cinque giornate di Milano, Alfredo aveva 16 anni all'incirca. Egli, collo scopo innocente di fare una visita autunnale a' suoi cari parenti d'ambo i sessi, villeggianti nei dintorni dell'Adda, imprende un viaggio pedestre, in forma sportiva, con sacco a spalle alla militare. Si dovevano percorrere dal domicilio di Alfredo 43 chilometri, ed alle ore 16, di quel Venerdì, 13, etc. egli ne aveva percorsi soltanto 34.

Il basso fondo della valle è così stretto da non lasciare altro spazio che al corso rapidissimo dell'Adda e ad un'unica strada carreggiabile che la costeggia fino a piccola distanza da Bormio, ove volge a sinistra per salire allo Stelvio. Bormio, ora poco popolato, fu un punto importante cinto di fortificazioni, avanzo delle quali sono le sue antichissime torri.

Dopo una breve sosta in quell'antico maniero, le reclute destinate a proseguire il loro èsodo continuavano nel cammino fino agli estremi presidi della Serenissima, cioè fin sulle rive dell'Adda e dell'Oglio. Ma erano casi poco frequenti e subordinati in ogni modo alla occasione di qualche grande trasporto militare da Venezia alla grande piazza di terraferma.

Lecco, costeggiando il lago, mena a Colico e, continuando nella Valtellina, va per lo Stelvio al Tirolo austriaco. La Valtellina incomincia dalla foce dell'Adda nel lago di Como e si prolunga, incassata fra altissimi monti, le cui inaccessibili punte piramidali vanno a congiungersi colle altre pure altissime dello Stelvio.

Si getta sugli austriaci, sforza il passo dell'Adda a Lodi ed il 14 Maggio 1796 in mezzo ad una folla plaudente entrava in Milano. Napoleone si fermò qualche tempo a Milano e si occupò nel dare una forma provvisoria di governo alla Lombardia.

Io poi, gli disse in ultimo, terrò d'occhio il corso dell'Adda e del lago, e da qui a Chiavenna, in varj punti, porrò uomini fidatissimi, pei quali rapidamente ci possa giungere la prima notizia della tua comparsa, e così io, il Mandello e la gente ti moviamo incontro senza perder tempo. Mi pare che tutto sia disposto con ordine, onde si può sperar bene.

Con questi quattro scarabocchi io non pretendo di cucirvi una corrispondenza: vi mando delle note a lapis e se potessi vi darei più volentieri degli acquarelli che ho pennellato sul mio albo. La via provinciale che da Vicenza conduce per Tavernelle a Recoaro è lunga 42 chilometri e con due cavalli l'ho percorsa in quattro ore. Le montagne, i campi di granoturco, i cascinali, i prati, somigliano affatto a quelli della sponda dell'Adda tra Lecco e Bergamo: solo i vigneti hanno un aspetto diverso, perchè le viti sono arcadicamente maritate agli olmi. I binari di un tramway si vedono gi

Dal 5 al 6 s'imbarcava con tutta la sua brigata, meno alcune compagnie lasciate a Como, alla volta di Lecco e nel giorno in cui l'esercito alleato varcava il Ticino, egli toccava la destra sponda dell'Adda. Non vi si fermò a lungo; chè il appresso tenendo sempre ai monti ripigliò la marcia per Caprino e Almeno.

L'esercito piemontese dopo tante vittorie in tre giorni di lotta eroica disfatto; le linee del Mincio e dell'Oglio perdute; quella dell'Adda insostenibile; tutta la Lombardia riaperta agli eserciti di Radetzky; Milano stessa minacciata; ecco le notizie che dal 25 al 30 luglio giungevano terribilmente gravi nella Capitale Lombarda.