United States or Slovenia ? Vote for the TOP Country of the Week !


T. Dunque avrò da lodar la mia fortuna, che qui a quest'ora ha volto il mio camino; che, se brami DAMETA ch'el suo nome per le piante si legga, non ti dee noiar che TIRSE, tuo fedele amico, l'oda sonar ancor per la tua lingua. D. Tu se'qui Tirse? Anzi a me è caro assai che tu ci sia, che con la tua zampogna porger potrai soccorso a le mie note T. Ciò ch'a te piace.

T. Come sollecita ape per li prati suoi la novella state errando intorno di fior in fior gustare il dolce succo: o come innamorata pastorella di varii fiori al suo diletto amante trecciar si vede una ghirlanda fresca, così visto ho DAMETA la tua lingua andar cogliendo il fior de i chiari spirti, onde composto è 'l mel di quelle lode, che rese ha 'l mondo a la tua cara amata, e coronata d'immortal corona.

È forse la Galatea Virgiliana? Appare anch'essa in due versi di Dameta, che fa agli strambotti con Menalca, come due capri farebbero a' cozzi in un prato. Ricordando la scena del San Donato, si potrebbe tradurre così: "Un pomo in su la testa "Matta fanciulla, Galatea m'assesta; "E se ne fugge via "Fra i salci, ed ama esser veduta in pria."

Gran birichina, quella Galatea di Dameta! ma anche piena d'ingegno e di grazia nel suo discorso. Infatti il daino continua: "Oh dolci parolette "Che tante volte Galatea mi ha dette! "Vorrei che un saggio il vento "Ne portasse agii dei del firmamento." , questa è la Galatea che mi piace. Ma la mia non potrebbe esser quella di Teocrito? Amata pazzamente da Polifemo, è invaghita del giovane Aci.

Lino ai boschi de l'isola di Creta udía le ninfe correre tra i rami e Teocrito udía lunge i richiami di Lyda a riva e i canti di Dameta. Tu ne li orti d'Italia odi, o poeta, rider le fate come in lor reami. Ti chiede Urganda: O mio sire, tu m'ami? e ti trae ne la sua reggia segreta. Agile, ardente quale fiamma, Urganda t'intesse a torno con rapidi voli una danza di perfida virtù.

Ma bram'io da te, se non t'annoia, Dameta mio, che tu mi scopri ancora que' pastor onorati che pur dianzi hai detto c'han per lei cantato e arso.