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Quella nomina è un suo intrigo per poter far dire che ella l'ha rifiutata e mettersi più in vista tra il partito di opposizione. L'ha fatta chiedere dal marito al Ministro d'oltremare; ma il marito invece che a voce, com'ella gli avea raccomandato, l'ha chiesta per lettera.

Era però troppo tardi. Rimediare al passato non era più possibile, tanto era grande ed irreparabile la rovina del presente. Tra il 1782 ed il 1783 il brigadiere degli ingegneri Moser de Filseck, reduce da un lungo e fortunoso viaggio d'ispezione nei domini Veneti di Oltremare, così dipingeva al Principe il triste stato delle fortificazioni della Repubblica: «Prima di ogni altra cosa così scriveva il Moser voglia V. E. consentirmi che, con il cuore veramente dolente, io mi lagni del deperimento nel quale attrovai quasi ogni parte delle opere componenti i recinti e le fortificazioni dei domini d'Oltremare... specie della piazza di Zara, il più forte propugn

Esaminiamo in particolare codesto viluppo, congegnato a bella posta per troncare i nervi ad ogni energia. Il Savio alla scrittura nell'esercizio delle sue funzioni aveva rapporti con tutte le magistrature politiche, marinare e civili d'Italia e d'oltremare.

«Ed essa si dirige a stabilire l'istituzione di due Corpi di Travagliatori che raccoglier abbiano le sopra indicate figure ed inoltre quei soldati che, per indisciplina e scostumatezza, venissero giudicati dalle pubbliche cariche d'Oltremare e Savio alla Scrittura degni di tale correzione, per essere impiegati nelle fabbriche ed in ogni altro pubblico lavoro d'Oltremare. Ed il Senato, che adatto ciò riconosce alle viste del suo servizio ed alla tranquillit

Il triste spettacolo delle province d'oltremare in rovina, senza difesa, senza cannoni, senza milizie, l'imagine delle residenze dei rappresentanti della Repubblica sul punto di crollare; dei picchetti di Oltremarini usciti fuori delle caserme per cercare miglior sicurezza e riparo sotto le tende, presso le rive di quel mare che fu gi

Indi appresso, rendendosi sempre più frequenti i casi di questo servizio cumulativo, particolarmente nelle province d'Oltremare, le meno desiderate e le più trascurate, «per lo stato di desolazione di tutte le caserme, opere interne ed esterne di fortificazione, ospitali, magazzini, depositi, cisterne ed altro» , il Savio alla Scrittura deliberò di meglio precisare i limiti della prestazione comune dei due corpi, e stabilì «che l'aiuto dovesse essere per l'avvenire reciproco, ma libero da ogni vincolo l'un l'altro» .

Fino dal 1786, allo scopo di ripartire in modo equo e vantaggioso per il servizio i beni ed i mali delle diverse guarnigioni d'Italia e d'oltremare, il Senato aveva stabilito un turno di generali; ossia un determinato ordine di successione dei generali medesimi al comando dei quattro grandi riparti militari in cui si suddivideva il territorio della Repubblica .

La Repubblica aprì allora docilmente la strada di Campara (Val Lagarina) agli Austriaci i nemici più vicini per ingraziarseli; suonò a raccolta per le cerne e racimolò qualche migliaio di vagabondi tratti dai riparti d'Italia e d'Oltremare per innestarli nell'esercito. Alle potenze più lontane offrì in pegno la dichiarazione della sua terza neutralit

Questa dislocazione delle truppe venete si mantenne presso a poco immutata fino alla caduta della Repubblica. Subì soltanto qualche alterazione nel 1796 quando, a cominciare dai primi di giugno, dalle province d'Oltremare furono chiamate alla Dominante truppe per la difesa delle lagune minacciate dagli eserciti di Francia. Allora, per la seconda volta dopo la guerra di Cambrai, si videro raccolte milizie in buon numero dentro l'abitato cittadino di Venezia, violando la tradizionale consuetudine che ne le escludeva in via normale in omaggio alle libert

La valle è magnifica: montagne verdeggianti e dolci, poi rocciose ed erte, piene di paesetti come nidi selvatici, ricche di borghi alle comode falde, capricciose e franate nelle insenature, dominatrici dalle cime, cave squarciate e pascoli e torrenti diroccianti, e in fondo il Cervo colle lavatrici, le gore, le furie, le lingue secche di sabbia, i labirinti dei ciottoloni, le corna delle scheggie, le spume, le pennellate d'oltremare e le velature d'asfalto, i capricci dell'artista e le calcolate architetture dei ponti.