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Orrilo è solo; e que' dui travaglia, ch'a gran fatica gli puon far difesa: e quando in arme l'uno e l'altro vaglia, a tutto il mondo la fama palesa. Questi erano i dui figli d'Oliviero, Grifone il bianco ed Aquilante il nero.

Queste eran quelle due benigne fate ch'avean notriti i figli d'Oliviero, poi che li trasson teneri citelli dai curvi artigli di duo grandi augelli, 73 che rapiti gli avevano a Gismonda, e portati lontan dal suo paese. Or la battaglia i duo gioveni fanno, che le due donne ambi pregati n'hanno.

37 Tanto un giorno ed un altro se n'andaro, che di Parigi alle assediate porte a men di dieci miglia s'accostaro in ripa a Senna; ove per buona sorte Grifone ed Aquilante ritrovaro, i duo guerrier da l'armatura forte: Grifone il bianco ed Aquilante il nero, che partorì Gismonda d'Oliviero.

Fugge col campo d'Africa l'ispano, perde tempo a caricar le some; ch'aspettar quella furia più non vuole, ch'aver provata anco si piagne e duole. 55 Guidon lo segue, e non fa men di lui; men fanno i duo figli d'Oliviero, Alardo e Ricciardetto, e gli altri dui: col brando Sansonetto apre il sentiero: Aldigiero e Vivian provar altrui fan quanto in arme l'uno e l'altro è fiero.

Intanto Bradamante avea sospese di costui l'arme all'alta sepoltura, e fattone levar tutto l'arnese, il qual dei cavallieri, alla scrittura, conobbe de la corte esser di Carlo; non levò il resto, e non lasciò levarlo. 53 Oltr'a quel del figliuol di Monodante, v'è quel di Sansonetto e d'Oliviero, che per trovare il principe d'Anglante, quivi condusse il più dritto sentiero.

Anche il PUYMAIGRE (Chants ecc., I, p. 158) crede all'origine francese di queste romanze, e riferisce a sostegno della sua opinione una canzonetta normanna d'Oliviero Basselin ( *1818) , che trascrivo:

17 Marsilio anco è fuggito ne la terra: la religion gli preme il core. Perciò male Agramante il passo serra a quei che mena Carlo imperatore, d'Italia, di Lamagna e d'Inghilterra, che tutte gente son d'alto valore; ed hanno i paladin sparsi tra loro, come le gemme in un riccamo d'oro: 18 e presso ai paladini alcun perfetto quanto esser possa al mondo cavalliero, Guidon Selvaggio, l'intrepido petto, e i duo famosi figli d'Oliviero. Io non voglio ridir, ch'io l'ho gi

127 Da l'altra parte i figli d'Oliviero con Sansonetto e col figliuol d'Otone, supplicando a Marfisa, tanto fero, che si diè fine alla crudel tenzone. Marfisa, giunta al re, con viso altiero disse: Io non so, signor, con che ragione vogli quest'arme dar, che tue non sono, al vincitor de le tue giostre in dono.