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Oh! lugubre, lugubre coito di un desiderio sovrumano, in preda al tenebroso delirio delle mie mani, davanti all'idolo che si sgretola, affumicato!... Lenti vagabondaggi delle mie mani affascinate, striscianti verso la Pipa che assopisce ... O dispensatrice dell'estasi prodiga d'oblio!

Fu di quegli schianti appassionati, che sfiorano i giovani corpi come folate aquilonari, e in una vita rimangono, inestinguibili. Ambedue gl'innamorati risplendevano, per la gioia di spezzar fugacemente la catena diuturna, di riscattare il passato gelido, forse l'avvenire temibile, con un magnifico slancio d'oblio....

Dopo, finito l'incanto, o quel momento d'oblio appare come un punto nero, e allora resta isolato nella vita della donna che riesce con disinvolta facilit

Non di rado questi veli d'oblio furono lacerati con violenza. Mia madre parlò di Raimondo. Le cortine si aprirono per lasciar passare l'intruso. Lo portò mia madre sulle braccia. Ed io ero l

La Notte se l'era svignata, scavalcando l'orizzonte, ed io sentii, compresi, che Stelle e Stelle piovevano, interminabilmente, nei pozzi senza fondo delle mie ossa!... Midolla e sangue per lunghe sorsate d'oblio!... È questo il prezzo dei bei sogni... È questo!...

Posto quì fine al dir stringe la spada Ricoprendo d'oblio la propria pena, Ed eccitando i suoi prende la strada Ove furor contra il Baglione il mena; Toro sembrò, ch'arso d'amor sen vada Con adirato piè spargendo arena, Quando il corno arrotando empio si sdegna, Ed inverso il rival move l'insegna.

Gli azzurri suoi occhi intrisi d'oblio? ... E non seppi goderne!... Ero cieco, mio Dio!... Nei tepidi meriggi, a primavera, sulla soglia, Josie mi porgeva le labbra attente e gli occhi suoi, prigionieri adorati del mio sogno.

Nei suoi occhi era un'espressione di tenerezza così buona che io mi sentivo struggere dentro. Tendevo le labbra e la baciavo su le palpebre. Ella voleva fare la stessa cosa a me. Poi ripeteva: Ora dormiamo. E scendeva un velo d'oblio su la nostra sventura, talvolta. Spesso i suoi poveri piedi erano gelati. Io li toccavo, di sotto alle coperte, e mi parevano di marmo.

Si dondolava sulla sedia parlando con donna Teresa, Marta Giustiniani; in un momento d'oblio, era stata per accavallare una gamba sull'altra, ma notando ch'io sedeva più basso, innanzi a lei, s'era trattenuta; non così presto, ch'io non vedessi gli stivaletti di cuoio giallo finire ai polpacci, per mostrare il principio della gamba difesa da calze di seta nera.... Un piccolo inconveniente molto gradito, per me. Tuttavia pensai che forse in avvenire sarebbe avvenuto quant'era avvenuto gi

Sicuramente, ho dette da bambino le mie orazioni. Le dicevo anche molto volentieri, perchè me le faceva dire mia madre, recitandole insieme con me. Oggi ancora sento lei in certe inflessioni di voce, in certe pause che io metto nel mormorarle tra me; e questo me le rende più sacre, dal giorno che le ho ritrovate nella mia memoria, dopo tanti e tanti anni d'oblio volontario.