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Oh sospirato d'indulgenza alterna Malagevol ritorno, allor che fiamma Di discordia civil tocche ha l'irose Schiatte de' forti! bastò la fuga Delle guelfe di Napoli bandiere E del lor collegato empio Manfredo A raddur tosto pe' Saluzzii lidi L'armonia del perdono e delle paci. Aperti scherni ed avventate punte Di calunnia secreta e più crudele Affliggean le famiglie, e singolari Ne seguìano certami e vïolenti Scoppi a vendette. Il buon Roccel, perduti Ambo i vecchi parenti, e contristato Dallo spettacol di cotanti sdegni, Caduta in troppe a lui sembrò bassezze La stirpe umana entro la patria terra. Di Milan sorrideagli e de' Visconti La rimembranza, ed a Milan s'avvia Vagheggiando col fervido pensiero I costumi leali e generosi Della citt

Buon per lei che la Contessa, in vena d'indulgenza, interpretava tutto benevolmente, anche la timidezza, anche la mestizia; tanto che appena giunta a casa, ancora scalmanata, contò subito al marito che la nuova bambinaia si mostrava molto intelligente e che sperava, alla fine, d'esser riuscita ad accomodarsi bene.

La sera, quando uscì per andare a teatro, incontrò ancora moltissima gente che passeggiava; alcune fanciulle più ardite avevano abolito il cappuccio di lana bianca ed inalberavano il cappellino della mattina; molti di quegli abiti maschili, informi, sgraziati, mostruosi, che si chiamano passamontagne, erano scomparsi: l'aria era buona. Al teatro non molta gente, lo spettacolo ottimo. Augusto si trovava pieno d'indulgenza, applaudì molto spesso; ma guardando nei palchi, lo colpì qualche cosa di strano, una curiosa combinazione senza dubbio. In uno due sposi novelli, lo si sarebbe scorto cento miglia lontano; daccanto due fidanzati, invigilati da una madre e da uno zio; più in l

Teneva anche lui la sua coccarda tricolore all'occhiello, faceva di gran salamelecchi ai personaggi in carica, ed era pieno d'indulgenza pegli impiegati subalterni che non andavano all'ufficio con la scusa di dover montare la guardia.

Un fiume di parole roventi, mal connesse; fremiti nelle mani abbarbicate alle braccia dell'amico, lampi negli occhi gonfî di lacrime. Roccaforte, con voce d'indulgenza quasi paterna, disse: Fanciullo, va'!

Con un sorriso d'indulgenza stese la mano a Massimo, che rimase inerte come un uomo che sia stato mortalmente ferito in qualche parte del corpo e resta un istante in piedi in attesa che la morte lo faccia stramazzare. Non era difficile intendere che Camillo aveva contrattata vita per vita.

Mentre la principessa non trovava nel suo cuore, neppure in quel momento doloroso, una piccola dose d'indulgenza, di tenerezza, e vegliava il marito con l'impassibilit

Quella donna era piena di misericordia e d'indulgenza: era buona, buona, buona. Chi ama bene, soleva dire, perdona molto. Rimasero tutti pensierosi; e Giorgianni, per interrompere il silenzio, esclamò: Sicchè, figliuoli, me lo fate vedere questo appartamento, questo nido di seta e velluto? Non ho potuto darci che un'occhiata di sfuggita. Andiamo rispose Guido cominceremo dal salone.

Nel parlare al figlio, nel contemplare quella rovina, la duchessa, aveva una intonazione di rimprovero nella voce, ma nel cuore ella era piena d'indulgenza, per quel figlio idolatrato e sperava con quel mezzo di scoterlo. Ella peraltro s'illudeva sullo stato mentale del principe e gli chiedeva l'impossibile. Un solo nome, una sola persona avrebbero avuto la potenza di rendergli la vita, e se la duchessa, invece di spronarlo a rimediare allo sfacelo del suo patrimonio, avesse invocato quel nome, avesse detto a don Pio: "Va', parti, cerca la donna che ami perdutamente", egli avrebbe capito, sarebbe partito e avrebbe trovato Maria; ma costringere la sua mente a pensare, il suo cervello a cercare il mezzo per uscire da quel labirinto intricatissimo di affari in cui era entrato sventatamente, come un bambino, senza riflettere alla possibilit