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Anchise fu della schiatta de' re di Troia, figliuolo di Capis, figliuolo di Assaraco, figliuolo di Troio, e fu padre d'Enea, come qui si dice, «che venne da Troia». Troia è una provincia nella minore Asia, vicina d'Ellesponto, alla quale è di ver' ponente il mare Egeo, dal mezzodí Meonia, da levante Frigia maggiore, da tramontana Bitinia, cosí dinominata da Troio, re di quella. «Poi che il superbo Ilión fu combusto». Ilione fu una cittá di Troia, cosí nominata da Ilio, re di Troia, e fu la cittá reale, e quella, secondo che Pomponio Mela scrive nel primo della sua Cosmografia, che fu da' greci assediata, e ultimamente presa e arsa e disfatta.

Il che essi con fede fecero. «Di quel giusto Figliuol d'Anchise», cioè d'Enea, del quale Virgilio nel primo dell'Eneida fa ad Ilioneo dire alla reina Dido queste parole: Rex erat Aeneas nobis, quo iustior alter nec pietate fuit, nec bello maior et armis, nelle quali testimonia Enea essere stato giustissimo.

Appresso, partitosi Iulio Proculo, il quale fu bisnipote di Iulio Silvio e di Romulo, re d'Alba, e discendente, come detto è, d'Enea, e venutosene con Romolo ad abitare a Roma; quivi fondò la famiglia de' Giuli secondo che Eusebio, in libro Temporum, dice: li quali poi in Roma, per continue successioni perseverando, infino a Gaio Iulio Cesare pervennero.

Ed essendo insieme con Ascanio, figliuolo d'Enea, rimasi a guardia del campo d'Enea, il quale era andato a cercare aiuto contro a Turno a certi popoli circunvicini, avvenne che, premendo Turno molto Ascanio, si dispose Ascanio, per téma di non poter sofferire la forza di Turno, di far sentire ad Enea come da assedio era gravemente stretto, accioché di tornare in soccorso di lui il padre s'affrettasse.

E comincia: «Tu dici», nel sesto libro del tuo Eneida, «che di Silvio lo parente», cioè padre. Ebbe Enea due figliuoli, de' quali fu l'uno chiamato Iulio Ascanio, e questo ebbe di Creusa, figliuola di Priamo re di Troia; e l'altro ebbe nome Iulio Silvio Postumo, il quale Lavinia, figliuola del re Latino, essendo rimasa gravida d'Enea, partorí dopo la morte d'Enea in una selva.

E dice qui Enea esser padre di Roma e dello 'mperio, percioché quegli che di lui nacquero per sedici re, infino a Numitore, che fu l'ultimo della schiatta d'Enea, regnarono in Alba per ispazio di quattrocento ventiquattro anni.