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Molti esuli del partito d'azione avevano pubblicamente dichiarato che se la guerra fosse stata iniziata e condotta da Napoleone, non vi avrebbero preso parte; ma quando videro muover prima l'Austria e gli Stati d'Italia insorgere in nome della libert

E fuori d'Italia, la buona novella, diffusa colla rapidit

Si conclude, dunque, altre cause che le predette non vi essere, che siano principali; le quali acciò meglio s'intendano e con essempio si conoscano, si fará comparazione della cittá di Napoli con alcune cittá d'Italia, discorrendo d'alcuni accidenti di detta cittá pertinenti a questo proposito. Comparazione della cittá di Napoli con la cittá di Venezia e Genoa a rispetto delli predetti accidenti.

Scossone viscerale della terra! Tutte le melagrane d'Italia accumulate, sanguinolenza d'un macello incendiato, tromba girante di groppe incastrate l'una nell'altra! Piramide enorme d'urli neri, percorsa dall'alto in basso da singhiozzi bambini e barcollante nella ronda delle pallide paure!

Liberatore ed eroe. Non siete voi gli uomini che chiamarono in ogni tempo gloriose le insurrezioni trionfanti, e magnanimi i popoli che le compievano, e che perseguitan oggi coi nomi di demagoghi e settarî gli animosi che tentano rifarle e soccombono? Non diceva il Gioberti, vostro, belle, sublimi e portentose le parole DIO E IL POPOLO che splendono sulla nostra bandiera? Non ci salutava egli, quando eravamo potenti del favore di tutta la gioventù, precursori della nuova legge e primi apostoli del rinnovato Evangelo , per poi versare l'insulto sui nostri nomi, quando la gioventù, traviata da false lusinghe, ci abbandonava? Non udii io, nel 1848, parecchî tra gli oratori a voi propizî, ch'oggi dichiarano perchè credono il principato rifatto potente essere la guerra regia unica speranza d'Italia, dichiarare a me ed agli amici miei perchè credevano, caduta Milano, condannato ad impotenza il principato che, pentiti dell'errore commesso, fidavano esclusivamente alla guerra del popolo l'emancipazione italiana? Non cospiravano meco dieci anni addietro, in nome di una fede rigeneratrice, gli uomini che, nella vostra Camera, citano Machiavelli a provare che la politica non conosce principî, ma solamente calcoli d'utile a tempo, e che son buone le alleanze coi tristi purchè potenti? Non recitano ogni giorno i gazzettieri di parte vostra lodi al Bonaparte imperante in seggio, che abominavano quando non era che pretendente? Non siete voi, signore, presto a cedere, con vero tradimento al paese, il mezzogiorno d'Italia a Murat, purchè l'impero v'assicuri compenso d'una zona di terreno al di l

Venite meco. Seguitemi dove comincia la vasta campagna che fu, or son tredici secoli, il convegno delle razze umane, perch'io vi ricordi dove batte il core d'Italia.

La lunga servitù d'Italia pesava su tutte le coscienze come una fatalit

E quattro anni rimase fuor d'Italia, facendo tre imprese contro a' sassoni, ed una in Ispagna. Erano fanciulli di quattro e due anni; ondeché, ciò non mutò nulla, ma accenna il principio del disegno di dividere i regni, e forse giá di far loro centro un imperatore. si fermò guari in Italia. N'uscí del 781.

Il primo che d'Italia ci capitasse fu Bartolommeo Maturo, priore dei Domenicani di Cremona, che predicò le novit

Che io possa vedervi trasformati a un tratto in brulotti, isolotti o vascelli, eruzione continua d'eroismo contro le nubi!... Io succhierò le pietre e la terra sotto i piedi degl'Italiani, piantatori di quercie e di palazzi.... e voi dovrete superare il mio furore, o perire! Infrangerò i vostri nidi, ingenui uccelli d'Italia, perchè impariate a volare sulla vita!