United States or Dominican Republic ? Vote for the TOP Country of the Week !


E la folla, questa eterna spettatrice, che ama i pugnali e le gualdrappe, la messa ed il libretto d’opera, questa vera femmina, innocente e crudelissima, per la quale ci si camuffa da istrioni e si diventa eroi, guardava con un grande silenzio, commossa fin nell’intimo dalle teatrali cerimonie di questa inorpellata cavalleria.

ANTIFILO. Oimè, mi trema la mano, e pare che sia paralitico. So che qui dentro non ci può esser cosa che buona sia. Leggerò pure. «Voi mi chiamate selvaggia, ingrata, disamorevole, empia tigre, crudelissima vipera e velenoso basilisco. Ma se son tigre, perché mi segui? se son vipera, perché mi servi? se basilisco, perché mi miri?

O generata dal Tartaro, o concetta da Megera e partorita da Aletto, o allevata fra l'orribili rive di Cocito, o nodrita fra le fere de' piú dirupati monti del Caucaso, solo ch'io avesse a vivere fra amarissime pene!... E che fo che non vo ad appiccarmi con le mie mani, acciò con la mia morte si sepellisca la memoria d'una crudelissima donna? E che non ho tentato per esser amato da costei?

TINT. No!... (Anche la lupa, che vegliò il lupicino trafitto, abbandona la tana ai corvi! Io fuggirò'?...) (combattendo fiera battaglia, facendosi per crudelissima necessit

L'onda, che batte ne' scogli, si fa schiuma, sfoga e finisce il furore; ma se non fa rumor schiuma, s'ingorga in se stessa, si gonfia e fa crudelissima tempesta. Dal ferro delle vostre parole, come da una spada, ha rinchiuso il dolor dentro: sentirete la tempesta. Sento tutta la casa piena di gridi e di romore.

Sappiate ch'essendo assediata Napoli da' francesi sotto il general monsieur de Leutrecche, una crudelissima peste assaltò il suo essercito, Napoli e quasi tutto il Regno.

Finchè Fausta era restata a letto, ed io avevo avuto la distrazione della compagnia di Bissi, l'irritazione che mi sconvolgeva l'animo per la delusione sofferta aveva trovato facili momentanee diversioni. Rimanevo però sotto il tormento durante la insonnia in quelle tiepide notti di maggio che spesso passavo alla finestra, fumando, con qualcosa somigliante a un chiodo calcato da crudelissima mano in mezzo alla fronte, e che a poco a poco mi produceva tale stordimento da farmi guardare, senza distinguer nulla, le case, la campagna, i monti lontani, annegati nella diffusa luce lunare, e smarrire in torbide regioni dove la facolt