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Tu dici d'aver parlato coll'inventore della macchina...! ripetè il vecchio con voce corrucciata. Gran Proposto: disse Rolland levandosi in piedi moderate quei vostri trasporti dinanzi ad una fanciulla... Non vedete? voi la fate tremare! Fidelia! mia buona Fidelia! riprese il vecchio dopo breve silenzio, accostandosi alla figlia e stringendole la mano con tenerezza.

Nei momenti critici della monarchia di luglio emerse adunque nel modo più vivo, che il governo parlamentare non aveva potuto, durante il corso di una generazione, coltivare saldamente su questo suolo la sana moderazione dei popoli liberi. Tutto il paese rintronava di nuovo di selvagge grida di guerra, il ministro Thiers lanciava rumorosamente le frasi grosse del club dei giacobini, perfino il re nei momenti d'ira minacciava di mettersi in capo il berretto rosso, e la diplomazia tedesca esclamava corrucciata: «il 1830 è di nuovo al governo!». Questo popolo prese sul serio l'inanit

Io mi struggo in lagrime inutili, corrucciata della mia stessa incapacit

Amore mio, disse, chinandosi a guardare, se tu adoperi la carta dell'albergo con la veduta del lago, di Desenzano, dei piroscafi, e il nome del proprietario e l'indirizzo, tanto vale chiamar qui la mamma e il Procuratore del Re. Si morse le labbra, ma ormai troppo tardi: Loredana lo fissava corrucciata e pallida. La mamma e il Procuratore del Re? disse. Che cosa significa?

Il cardinale Ugo Candido, uomo dottissimo ma ecclesiastico come tutti quelli d'allora, vale a dire punticcio in fatto di donneare, ed inoltre superbo e violento, guarda il pontefice di maniera corrucciata, poi facendo un passo indietro ed un gesto di disdegno, soggiunge: Mi ritiro, santo padre: ma vi ricordo che Ildebrando non mi parlò così il giorno che mi sedusse, e lo feci mutare in Gregorio VII.

È pieno di debiti; da ogni parte da cui si volga corre rischio di vedere la faccia corrucciata di un creditore che non può pagare; e più corrucciato e più inesorabile di tutti fra questi creditori il padrone di casa, a cui Vanardi deve due semestri d'affitto, e non sa dove battere la testa per avere di che pagarlo.

Io mi meravigliava di una cosa sola: che quei furbi seduttori, quegli esperti ladri onorabili, non s'accorgessero, nella loro furberia, come la mia presenza fosse affatto superflua a sventar le loro arti; come Lidia, anche sola, anche triste, anche corrucciata contro di me, non fosse donna da cascar fra le loro braccia.

E fama narra che la pia Sibilla Per le italiche sponde ramingando, Molle sovente avesse la pupilla Sui rei trionfi dell'estranio brando: Chiesta venìa talor se una favilla Prevedesse di scampo, e come, e quando; Ed allor rispondea più corrucciata: «Stirpe forse vegg'io dal fango alzata

Perciò, fatta una pronta risoluzione, rispose: Parecchie volte; mettete anche cinque. Ah, meglio così; disse il monachino, dopo aver fatta anche lui la sua piccola controscena. Se m'aveste detto una volta sola, m'avreste fatto paura. Paura! perchè? Perchè? me lo domandate il perchè? Avevo creduto che non me lo domandereste; rispose il monachino, con aria tra corrucciata e confusa.

Era in piedi, non mostrava di aver male alcuno e parlava, voltandomi le spalle, con un giovane signore a me sconosciuto. Vi era pure la signora Steele che, quando mi vide, mi venne incontro per trattenermi come aveva fatto suo marito. Violet parlava con veemenza a quel signore che l'ascoltava a quattro passi da lei, col cappello in mano, colla fronte alta e corrucciata.