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112 Come si senton, s'austro o borea spira, per l'alte selve murmurar le fronde; o come soglion, s'Eolo s'adira contra Nettunno, al lito fremer l'onde: così un rumor che corre e che s'aggira, e che per tutta Francia si difonde, di questo d

Gli si dice che mancano ancora due pagine a compilare il numero unico per i bagni. Consegna il manoscritto sull'arte, corre difilato alla stazione balneare senza rivedere lo stampone per riattaccare il filo interrotto e pochi minuti dopo riprende l'opuscolo sui doveri dei cittadini ch'egli deve finire per domani, o la prefazione agli scritti di Carlo Cattaneo che ha promesso fino da ieri l'altro.

«Eppure, tutti i giorni si parte, e si corre... Non vi è dunque una meta?... Il farmacista, nel limite delle sue idee politiche, vi dir

90 La bestia, ch'era spaventosa e poltra, sanza guardarsi ai piè, corre a traverso. Gi

¹ Licantropia, voce greca. Specie di pazzia, per la quale l'uomo, come un lupo, corre urlando di notte per le campagne; e talora morde, e digrigna i denti, come i cani; onde questa malattia dicesi anche Cinantropia.

Che cosa sperava? Forse non sapeva nemmeno lui; ma intanto quel barlume di speranza lo consolava, lo inebriava, trasportandolo di sogno in sogno, colla sua Lalla fra le braccia. Come mai avrebbe potuto farsi un nome? Da che parte incominciare? Si sa bene, trovata la strada, si corre facilmente, ma, trovarla... questo è il difficile!

Non mi meraviglierei, osservò il conte, che la decisione fosse propizia. Vi sono uomini che calpestano la fortuna, la insultano, e a cui essa, appunto come femmina, corre dietro. Non me ne meraviglierei neppur'io! soggiunse l'avvocato. Pietro ha avuto sempre una fortuna uguale, per lo meno, alla sua mancanza di coscienza.

E poi la bellezza è passeggera.... l'anno, il giorno che corre, una malattia, possono sfiorarla, deteriorarla.... Un artista ha il potere di fissarla per sempre in una tela, nel marmo, nel bronzo, renderla immortale. Vide un gesto della principessa; e pose su un cavalletto una gran tela.

Corre, vede due persone, ravvisa l'ammiraglio, di slancio gli si reca vicino, e si ferma.

Ciascuna ha il suo pensiero fisso, ma si parla di tutt'altro e il discorso corre lo stesso, tanto più che non ha soggetto determinato e va a capriccio, come il volo delle farfalle. La Santelmo, per dir qualche cosa, domanda alla contessa di Mallare: Che fa la Gabrielli? È tanto tempo che non l'ho vista. Che cosa vuoi che faccia? Fa.... paura. Come?... È tanto brutta?