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Tutti li lor coperchi eran sospesi, e fuor n’uscivan duri lamenti, che ben parean di miseri e d’offesi. E io: «Maestro, quai son quelle genti che, seppellite dentro da quell’ arche, si fan sentir coi sospiri dolenti?». E quelli a me: «Qui son li eresïarche con lor seguaci, d’ogne setta, e molto più che non credi son le tombe carche.

Tutti li lor coperchi eran sospesi, e fuor n’uscivan duri lamenti, che ben parean di miseri e d’offesi. E io: «Maestro, quai son quelle genti che, seppellite dentro da quell’ arche, si fan sentir coi sospiri dolenti?». E quelli a me: «Qui son li eresïarche con lor seguaci, d’ogne setta, e molto più che non credi son le tombe carche.

Tutti li lor coperchi eran sospesi, e fuor n'uscivan si` duri lamenti, che ben parean di miseri e d'offesi. E io: <<Maestro, quai son quelle genti che, seppellite dentro da quell'arche, si fan sentir coi sospiri dolenti?>>. Ed elli a me: <<Qui son li eresiarche con lor seguaci, d'ogne setta, e molto piu` che non credi son le tombe carche.

Dalla porta rimasta socchiusa penetrò un rumore di coperchi e di ferramenta percosse; i montanari andavano intorno per Lizzola e salutavano a quel modo il terminare dell'anno. Uno viene e l'altro va! gridavano. E il loro grido, portato dal vento in fondo alla valle, vi era poi ripetuto migliaia di volte.

Le nostre Nonne dicevano spesso, che il Diavolo insegna a fare le pentole e non i coperchi..... Oh! ma vi sono dei furbi che sanno fare anche i coperchi, infischiandosi del diavolo che hanno veduto soltanto dipinto su dei brutti quadri. Guai se tutto, tutto si potesse scoprire guaggiù, laddove la nostra perspicacia non è arrivata. Noi intanto, onde confortarci, dovere la verit

La gente che per li sepolcri giace potrebbesi veder? gia` son levati tutt'i coperchi, e nessun guardia face>>. E quelli a me: <<Tutti saran serrati quando di Iosafat qui torneranno coi corpi che la` su` hanno lasciati. Suo cimitero da questa parte hanno con Epicuro tutti suoi seguaci, che l'anima col corpo morta fanno.

Poco dopo la presentazione della mona obbligatoria, arrivarono all'accampamento più di cinquanta servi arabi e neri, disposti in fila, che portavano in grandi scatole rotonde, chiuse da altissimi coperchi conici di paglia, ova, polli cotti, torte, dolci, arrosti, cuscussu, insalate, confetti; tanta roba da saziare una tribù affamata.

Le anime romane udirono nelle antiche sepolture la voce, e parve loro antica e conta, sicchè rimescolaronsi, e sollevarono i coperchi. Dalle dimore della morte dei vecchi padri usciva un'alito, che bastò ad infiammare il petto dei pretesi vivi di mirabile ardore.

I coperchi degli avelli romani sollevati dalla voce del Capitano del popolo non si sono richiusi; come tante bocche aperte gridano: codardi! eroi da teatro! a Roma non si va che con ardimento romano. Roma venne tratta dinanzi come l'arco di Ulisse; bisogna curvarlo o morire. O Proci, divoratori della sostanza altrui, badate, Ulisse è gi

Tutti li lor coperchi eran sospesi, e fuor n'uscivan si` duri lamenti, che ben parean di miseri e d'offesi. E io: <<Maestro, quai son quelle genti che, seppellite dentro da quell'arche, si fan sentir coi sospiri dolenti?>>. Ed elli a me: <<Qui son li eresiarche con lor seguaci, d'ogne setta, e molto piu` che non credi son le tombe carche.