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Lidia era tutto il mio destino; io doveva cooperare a renderla felice, e raccogliere in questo còmpito non facile ogni facolt

Ed è in questa parte da intendere in questa forma: che Virgilio, dove bisogno será, nella presente opera s'intenda per la ragione a noi conceduta da Dio, e per la quale noi siamo chiamati «animali razionali»; percioché la ragione è quella parte dell'uomo, nella quale si dee credere questa seconda grazia ricevere e abitare, conciosiacosaché essa ne sia da Dio data non solamente a cooperare con l'altre nostre potenze animali e intellettive, ma a dirizzare e a guidare ogni nostra operazione in bene.

L'azione dell'assistere a coteste rappresentazioni non può essere peccato mortale, se non in quanto essa cooperi a far abbracciare la professione d'attore: ora, il semplice assistervi escluso lo scandalo non è certo un cooperare a far degli attori. Così Sanchez, S. Liguori e in generale i teologi stranieri.

Il professore e sua moglie a quei preparativi prendevano il massimo interesse. Loreta, ricordevole sempre del tempo passato come maestra in istituti di quel genere, si compiaceva di cooperare anche da parte sua con qualche consiglio. E fu lei stessa che, attendendosi la maestra gi

Si valgono: la scelta sarebbe impossibile. Ma il risultato di tutto ciò non si fece attendere. Il duca di Balbek però, innanzi di mettersi all'opera seriamente, esigette, per iscritto, il mandato di cooperare ad assicurare la successione del re Taddeo. Suo zio, ministro del re Claudio, gli rilasciò questo attestato come pure la copia autentica della lettera di re Taddeo e della risposta di re Claudio. E gli è precisamente questo documento essenziale dell'affare, cui non ò, e che mi occorre. Le lettere dei due re, copiate da un gesuita disgraziato, non

Garibaldi non si mosse. Per un istante, peraltro, vagheggiò il pensiero di valicare l'Apennino. Si ritrae da un telegramma del La Cecilia al Montanelli, fatto lo stesso di 30, che dice: «Garibaldi parte domani per Lombardia. Occorrono domani vesti e armi per il primo corpo di volontari che parte per Lombardia». Il Notary, alla sua volta, ne avvisava il Guerrazzi: «Garibaldi vuol partire col primo treno per la via di Parma. Istruzioni subito. In Genova sono a sua disposizione denari e uomini, che lo raggiungeranno per terra». Silenzio assoluto da parte del Montanelli e del Guerrazzi per tutta la giornata: in quella seguente, non al La Cecilia, ma all'Isolani, il Montanelli telegrafava: «Farai sapere che domani» (primo di novembre) «nel Consiglio ci occuperemo dei provvedimenti richiesti per cooperare alla guerra d'indipendenza. Dio voglia che le notizie della Lombardia siano vere». L'Isolani, non sapendo come uscirne, ricorse al Guerrazzi. «Gli uomini di Garibaldi», son sue parole, «chiedono di essere armati ed equipaggiati a spese dello Stato, per marciare in Lombardia. Qual'è la volont

I soldati del Duca, che volevano essi pure dare qualche sfogo alla loro vendetta delusa dal trattato di pace, non essendo spinti da alcun impulso a cooperare alla distruzione di quel Castello, fecero il progetto, ancor più barbaro, di trucidare in esso i Mussiani fatti prigionieri nella battaglia di Mandello e che avevano posti sulle navi, tenendovili gelosamente celati, per tema che il Medici ne chiedesse la liberazione.

Così titubavano paurosi, svogliati, inerti sino alla fine: non diedero un uomo, una moneta, un'arme: avevano non so quanti fucili e li rifiutarono, dicendo che se ne gioverebbero per la seconda giornata. Il Venosta accettò d'entrare, come loro delegato, in una direzione formata di Bianchi Piolti, d'un Fronti, del capo militare e di lui; ma non intervenne se non due volte ai convegni, ascoltando, mai proponendo cosa che potesse tornar utile al moto; poi si dileguò. Finalmente, richiesti, spronati, rimproverati, dichiararono che consulterebbero, prima di decidersi a cooperare, una competente autorit

Se sotto quell'azione, sotto quei caratteri formicolano idee, è naturale che sia così. Un'opera d'arte è un concetto astratto materializzato nella forma. Il dovere dell'attore è quindi soltanto quello di cooperare con essa per mezzo di efficace interpretazione.

Voi dunque, Paolina, non vorrete neppure contribuire alla sollecita effettuazione del mio unico desiderio, con un'offerta generosa? Quale offerta? Raccolgo a titolo di elemosina la dote per entrare in convento. Francamente! disse Paolina, con un gesto vivace; non posso cooperare all'infelicit