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Era il linguaggio della passione. Più tardi, quando s'incontrarono alla fonte, la Contessa non era più timida e peritante; colla sicurezza della felicit

Era ben diverso ai bei tempi della cipria e del velluto, quando Richelieu finì col innalzare vicino al trono la piccola Vaubernier, che divenne la ben nota contessa Dubarry...... Allora non era impossibile che un bel giovane, pel solo fatto di esserlo, divenisse maresciallo di Francia e cugino del re.

La meraviglia era stata così forte, che nessuno si era dato pensiero di chiedere chi fosse il compagno del signor Gentili in quella domanda d'ammissione. Ma era pronta alla riscossa la contessina Berta, che si fece innanzi, col suo giovanile candore, e dimandò: C'era anche Adele? Anche Adele; rispose la contessa madre alla contessina figlia.

Quando era contento dell'effetto, si fermava su due piedi, rispondendosi quello che gli avrebbe risposto Lavinia, e concludeva combinando in cuor suo di finire la visita fissandola con due occhi freddi, proprio di stagione, perchè s'era in gennaio, e di dirle lentamente sottolineando le parole: Amleto, quando chiamò la donna perfida come l'onda, non era matto, signora contessa, no, non era matto!

A questo punto il vecchio dottore si tolse la mano dagli occhi, e, levando il volto, affissò attentamente il volto della contessa Fanny, chè tale ora si poteva a buon diritto chiamare; e poichè qualche cosa era necessario rispondere, così il dottore disse: Io sono della vecchia scuola, signora contessa; ma io credo che chi è nato grasso e grosso non potr

Allora venne la risposta della contessa: «non sei gentile» e tutto il rimanente, di cui ebbe a scontar la pena il Collini, che accompagnava la signora mascherata. Il dialogo avvenuto fra i due era per la contessa il pizzico di pepe che abbiamo accennato più sopra.

La contessa sorride; l'altra incoraggiata, incalza: la stola d'ermellino gettata negligentemente sull'omero sinistro di Gioconda e ricadente sul fianco destro; l'abito d'un color grigio argentato; gli stivaletti alti, sottili, con un infinito numero di bottoncini, son tutti argomenti di cui si vale la signora Ornavati per piacere alla contessa Filippeschi; e non è a dirsi la soddisfazione della prima allorchè scopre ch'ella si serve dello stesso calzolaio, il quale eseguisce le ordinazioni della seconda.

Le accoglienze erano state molto cordiali da parte del generale, e gentili da parte della contessa Gisella; Maurizio poteva esser contento dei suoi vicini della Balma. Bastavano esse per dirgli il carattere dei signori Matignon?

Così si è messo il coltello alla gola d'un povero gentiluomo, straniero di nascita, ma vissuto parecchi anni ai servizi di Castiglia. E si aspetta da San Domingo la prova che la contessa di Lavagna non sia stata suddita Spagnuola. E si aspetta da Genova la prova che sia veramente la moglie del conte Fiesco.

Sussultò alle inattese parole il morente, e aperse gli occhi, quanto più gli venne fatto, contemplandola estatico. Non Aloise; mormorò egli poscia. Goffredo.... Goffredo Rudel! La contessa di Tripoli, pietosa, è venuta a consolare gli ultimi momenti del suo servo fedele. Fedele, , ma senza fede in lei! diss'ella, con accento di dolce rimprovero. Che idea, questo duello!