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Lasciamo ai geometri l’esattezza; per noi basti un poco d’ideale. Vadano gli archeologi ed i conservatori di musei a disturbare le mummie o compulsare i palinsesti:

Il Campidoglio, che fin dalle ultime ore del giorno non pareva guardato che da un picchetto di pochi uomini, apparve improvvisamente occupato da una compagnia di cacciatori esteri, che stava nascosta nel palazzo dei Conservatori, sicchè quando gl'insorti aprirono il fuoco e tentarono salire la scalinata, furono respinti da una vivissima fucilata, che ne rovesciò parecchi sul terreno.

Il Corriere dell'Isola di Palermo, organo dei conservatori e che rispecchiava le tendenze dell'entourage aristocratico del generale Morra, scrisse in quella occasione un fierissimo articolo contro l'on. Crispi. Ad onore del vero si deve aggiungere che il numero in cui fu pubblicato venne sequestrato per ordine dello stesso generale, che certamente si sar

Le lezioni dell'Impero Napoleonico a nulla han servito dunque! Poichè si vedono i governanti, alunni di quello, marciare come prima alacremente verso l'abisso seguendo il sentiero tracciato dall'uomo che rovinò la Francia. Io non capisco come si chiamino conservatori gli uomini che appartengono a tale sistema.

essendo stata europea la rivoluzione religiosa, tale fu la rivoluzione politica e tale dev'essere la rivoluzione sociale; 5° i partiti radicali devono essere studiati tra la rivoluzione politica che è fatta e la sociale che si annuncia; i partiti conservatori debbono essere studiati fra la Chiesa che tramonta, e lo Stato che le si sostituisce.

Per converso i protestanti sovvertitori nella fede, procedevano conservatori nella purit

«Dal Campidoglio il 2 luglio 1849. «Francesco Sturbinetti, Senatore. Lunati Giuseppe, Gallieno Giuseppe, Galeotti Federico, Deandreis Antonio, Piacentini Giuseppe, Corboli Curzio, Feliciani Alceo, Tittoni Angelo, Conservatori. Giuseppe Rossi, Segretario. La sera del 2 luglio i francesi s'impadronirono di Porta Portese, di Porta S. Pancrazio, e il seguente occupavano Porta del Popolo.

Allora ci fu anche chi stette perplesso se più meritasse disprezzo il disertore o quei vigliacchi che lo accoglievano a braccia aperte dopo aver ricevuto da lui tanti schiaffi. Ma i conservatori facevano il loro mestiere; il disertore invece appariva tre volte infame.

I conservatori ascoltano in silenzio il racconto delle piccole colpe o dei delitti nefandi; ma, per contro, discorrono assai Pasquino e Marforio, il primo strapazzando spesso i querelanti, e ammonendoli il secondo; e dando l’uno notizie e argomento di dispute all’altro: giacché lo scriba e il fiscale, quantunque siano i due amici che tutti sanno, non si trovano sempre d’accordo per cagione del loro carattere molto diverso.

Queste le analisi e le speranze del Vaticano. I suoi giornali ripresero quindi la guerra recandovi una superbia d'ironia, alla quale i conservatori non seppero opporre un'uguale superbia di regno.