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SPEZIALE. Che consigli io ho dato contro te? dove ti conobbi mai? ho detto di sua moglie, non di te. SANTINA. Io son sua moglie. SPEZIALE. Che sapevo io che tu eri sua moglie? certo, che è assai piú di quello che lui n'ha raccontato. Un'altra volta oggi in questa maladetta casa ho patito disgrazie e ne son stato maltrattato!

Ogni suo atto, tutte le sue parole erano un'offesa o una durezza. Da chi lo sapeste? Quantunque il giudice avesse nascosto sotto quell'espressione ambigua il suo dubbio, il giovane protestò: Non da lei, signore! Io non udii mai da lei un lamento contro quell'uomo!... Seppi, vidi io stesso... Lo conobbi a Parigi, molti anni addietro, prima che fosse con lei: so quel che vale.

Ugo conobbi, e qual fratel l'amai, Chè l'alma avea per me piena d'amore: Dolcissimi al suo fianco anni passai, E ad alti sensi ei m'elevava il core. Scender nol vidi ad artifizi mai, E vilt

Non ti conobbi mai di conoscerti mi curo. FESSENIO. Adunque, tu non conosci il servo tuo? LIDIO femina. Tu mio servo? FESSENIO. Se per tuo non mi vuoi, sarò d'altri. LIDIO femina. Va' in pace, va'; ché col vin parlar non intendo. FESSENIO. Col vino non parli tu giá; parlo io bene con la smemorataggine. Ma non ti nasconder da me, ché li accidenti tuoi so io bene come te. LIDIO femina.

E perchè dunque vendi il marchese, se ti pagava? Ho io forse detto che mi pagasse bene? Malissimo mi pagava, e non conobbi al mondo capitano più pitocco di lui. Però mi chiamo fortunato d'esser caduto nelle mani dei suoi nemici. Dunque ti ostini a voler la paga prima dell'opera? Per finirla in due parole, fate così: met

LIDIA. Io non vi niego, fratel mio caro, che non abbia amato costui di tutto cuore, perché mille volte dalla vostra bocca ho inteso raccontare il valor, la virtú, i costumi e le sue gentili maniere; e io, ponendo effetto a' suoi trattamenti quando egli con voi trattava, conobbi ch'era assai piú di quello che voi dicevate.

Per tai difetti, non per altro rio, semo perduti, e sol di tanto offesi che sanza speme vivemo in disio». Gran duol mi prese al cor quando lo ’ntesi, però che gente di molto valore conobbi che ’n quel limbo eran sospesi.

Conobbi molte persone buone e ricche, le quali s'intenerivano fino al pianto per quelle miserie. Gli spostati erano l'oggetto della loro massima compassione, ed inventavano ogni sorta di sotterfugi delicati per alleviare le difficolt

È il ritratto di mia madre, disse Paquita, che io non conobbi. Era assai più bella di me e, come vedete, portava la seta e le perle, ma fece molto dispiacere alla nonna ed ella stessa non fu felice. Ne so poco di più, poichè non conosco la sua storia che molto imperfettamente. Mia nonna le ha tutto perdonato e perdendola portò un lutto, che io sola, ella disse, poteva consolare.

In certe ore, in certi momenti, il vicoletto vi parla di tante strane e misteriose cose. Fu in questo vicoletto che conobbi il professore Otto Richter.