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Concorreva alla rovina delle monete, e per conseguenza del regno tutto, la malizia di molti ancor esteri, che, veduto il guadagno grande che faceva da principio il re su quelle monete, ne batterono quantitá incredibile di nascosto con gli stessi impronti e della stessa lega; onde non era possibile di ricusarle per false, distinguerle da quelle del re medesimo, perché erano della stessa bontá.

Aveva trovato! I modi di Ernesta, tra il beffardo e il romantico, quello spasimo nervoso finito in un singhiozzo, la stessa studiata indifferenza con cui la bella l'aveva accolto, tutto concorreva nella gran rivelazione. Agenore non era un gaglioffo; anche cedendo alle lusinghe di questo fantasma, non attribuiva scioccamente la sua fortuna al merito della propria testa lanosa e del proprio naso affilato; conveniva anzi con rara modestia che la cosa era andata così perchè non poteva andare altrimenti, vale a dire perchè Ernesta era nell'et

La Curia arcivescovile un po’ severa non impediva, ma forse concorreva a diminuire il numero delle monachelle girovaganti per la citt

Rozza quale l’uomo che la maneggiava la forma della traduzione: e questo grandemente concorreva ad accreditare l’autenticit

Un altro edifizio poi concorreva col resto a far che la piazza si mostrasse allora con aspetto diverso da quel d'oggigiorno, ed era la chiesa di santa Tecla, l'antichissima ausiliaria del maggior tempio milanese, la quale gli sorgeva quasi di fronte e guardava colla facciata la strada Marzia che le si apriva rimpetto.

ERASTO. Ma che dolcezze eran le vostre di goder quel corpo di cui l'animo non concorreva col piacere con voi? godevate un cadavero. CINTIA. Vuol la ragione che chi è amato ami, se non vuol essere ingannato. ERASTO. Nello amore non bisogna assegnar ragioni, perché è libero. CINTIA. Voi dunque perché ne assegnate tante contro di me?

Se eran ben governati i nostri feriti dal sesso gentile d'ogni parte d'Italia e d'ogni condizione che concorreva al sollievo di quei prodi sostenitori dell'onor italiano, non eran certo meno ben curati i due nostri amici dalle passionate fanciulle, che volentieri avrebbero dato la vita per essi.

I tempi intanto correvano per la Germania forti e calamitosi. In tutto quanto concerneva l'impero, o una parte di quello, tutto ciò che si riferiva ai principi, ai signori, agli Stati generali del regno, quanto aveva rapporto alle constituzioni, alle leggi, ai trattati di pace e di guerra, era stato sempre costume tenerne consiglio coi principi ed i deputati delle province cui più importasse l'esito della deliberazione. E dietro i loro suffragi ed il consenso dei popoli, emanavasi il decreto. Concorreva così, con la volont

«L'amore è stato paragonato ad una lama che, troppo a lungo rinchiusa, irrugginisce e corrode la guaina. Al misero Goffredo, quell'amore fortissimo per una donna ignota, compresso per così lunga stagione nel profondo del cuore, aveva turbate, distrutte, le fonti della vita. I venti contrarii, le stazioni forzate nei porti del Mediterraneo, tutto concorreva ad accrescere i disagi del tragitto; laonde il desiderio di giungere si tramutò in febbre, e colla febbre si svolsero in breve ora i segni dell'interno struggimento di quelle membra affralite. La nave non aveva anche oltrepassata la punta estrema di Sicilia, che gi

Il vero le fu chiaramente palese nell'estate successiva durante la consueta dimora alla villa d'Arsizzo. Nella pace di quel soggiorno amenissimo, ove tutto concorreva a rendere più bello un romanzo d'amore, i due giovani avevan sentito farsi così irresistibile il fascino della loro passione, che entrambi ebbero quasi un repentino disdegno di tutte le timorose cautele, di cui avevan dovuto subire sino allora la pesante necessit