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Le considerazioni della Rivista d'Edimburgo intorno al poema di Dante mi sembrano lodevoli, come appare dal complesso del presente articolo. Ma, senza derogare al merito loro, crederò di far cosa grata a chi non avesse letto il libro del signor Sismondi sulla Letteratura del mezzogiorno d'Europa, dando loro in altro numero del Conciliatore un breve estratto della sua analisi della Divina commedia. Il signor Sismondi, mi sia lecito il dirlo, vide in quel poema un altro elevato concetto; e ve lo vide con rara profonditá di raziocinio, potenza di sentimento e tale felicit

Ora, signori miei, è egli vero che tra voi v'è alcuno che, prima di leggere il numero 25 del Conciliatore, non aveva mai udito parlare del dramma indiano La Sacontala ed or vorrebbe che se gliene desse qualche ragguaglio? |Molti|. Oh! lo conosciamo da un pezzo quel dramma. |Molti altri|. Noi, a dirla schietta, non ne sappiamo niente.

S'è detto «analogia d'alcune circostanze». Badate bene, o lettori, ai termini; perché gli estensori del Conciliatore non amerebbero d'essere creduti presuntuosi da voler paragonare se stessi agli illustri scrittori del Caffé.

«Chiamato da alcuni miei amici ad assumere la parte di conciliatore fra le frazioni del partito liberale italiano, fui invitato ad accettare la presidenza d'una societ

Ah !... il giudice conciliatore! Che cosa dite? Dico che questo rampollo fece le veci d'un giudice conciliatore, e ricongiunse il marito alla moglie.... Come il galeotto al suo compagno di catena, soggiunse Veronica, alzando le spalle con aria sprezzante. Bene o male rimasero legati per riguardi di famiglia, fino alla morte. E il figliuolo è con lei?

Ristampato a Milano, 1819, dall'editore del Conciliatore, Vincenzo Ferrario, in opuscolo; e riprodotto poi anche dal Cusani. Ristampato dal Cusani. XX. Sopra un manoscritto inedito degli autori del foglio periodico «Il caffé». Nel numero 91 del Conciliatore, 15 luglio 1819. Ristampato dal Cusani . Ristampato dal Cusani. Ristampato in parte dal Cusani.

Non avrei mai creduto che quel mio breve cenno nel numero 21 del Conciliatore, ov'io rinfaccio al Tiraboschi penuria di filosofia, dovesse recar tanta offesa alla coscienza letteraria d'alcuni fra' miei concittadini. Me ne duole infinitamente, e sento purtroppo che il torto è tutto mio. Fo l'uomo di lettere e non ne so l'arti.

Ora questi miei scrupoli m'obbligano a ricorrere al Conciliatore per la spiegazione d'un fenomeno, cercata da me invano ad altre persone. È un'inezia; eppure non v'è uomo qui che si compiaccia di ragguagliarmene, e tutti, so perché, me ne fanno un mistero. Fui al teatro della Scala la prima sera d'uno spettacolo.

In quel punto gli estensori del Conciliatore erano occupati in rifare alcuni periodi al giornale, che doveva uscire di a poche ore. E però non badarono per allora piú che tanto al nuovo ospite de' loro archivi, alla storia del come esso era pervenuto in potere del donatore.

|Grisostomo|. |Idee del signor Sismondi sul poema di Dante| Piaccia a' lettori di richiamarsi alla memoria l'Articolo sopra un articolo inserito nel numero 34 del Conciliatore, e la licenza chiesta loro di recare in altro numero un transunto delle considerazioni del signor Sismondi sulla Divina commedia, stampate da lui nel suo libro Della letteratura del mezzogiorno d'Europa.