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Ridono i fatti di Venere dia su 'l cofano di cedro, alto lavoro d'artefici maestri di tarsìa, che sta ne 'l mezzo d'un bacile d'oro; ove con signorile atto la mia donna gitta incurante il suo tesoro di smeraldi, rubini e perle buone che piovon come per incantagione sovra il metallo nitido e sonoro.

Ed ecco, in una sera di Settembre, volando per la Concha lungo il mare, sotto i giardini reali dell’alto Castello di Miramar, imprigionato in quel cofano di cristallo a fianco d’una donna forestiera, io sentivo di andare incontro al pericolo d’una grande poesia. E nel guardarla pensavo:

Ella allora sclamò: Grazie, don Sancio! con accento d'infantile beatitudine; poi continuò sorridente: Cugino mio, fiero e robusto, pace anche a te! Ciò che hai udito vien dalla cripta che sta sotto all'oratorio ed è l'orologio del vescovo Olivarez. Devi sapere che quando morì quel santo vescovo (il solo prete e il solo uomo che abitò con noi questo castello), il nonno lo seppellì in un bel cofano di rame ricoperto d'ebano, e lo collocò sotto l'orologio della torre, da dove aveva fatto estrar la campana perché il martello, cadendo ad ogn'ora sulla bara del morto, ricordasse perennemente la caducit

Eh, in quanto ai sospetti, certamente ci ho i miei! E se fossero fondati sul sodo, io metterei pegno di poter toglier la ragazza da quella casa. Ma per esserne certo, occorre mettere il naso in quel benedetto cofano. E questi sospetti si potrebbero sapere? Sarebbe questo per avventura un altro dei vostri segreti, padre mio?

E la sera infatti, radunati in un cofano i pochi loro arredi preziosi, i gioielli della madre, il poco oro, unica eredit

E il tempio era nato, pietra su pietra, da questi lamenti; aveva trasportati, a forza di lacrime, i suoi bianchi alabastri, aveva, con il rame dei poveri, comperato l’oro de’ suoi frontoni splendenti, e man mano era divenuto nell’ombra delle sue cripte una selva d’arazzi, un cófano di gioielli, un favoloso corredo nuziale della Sposa Divina.

Stando così sulla soglia del negozio, assolutamente freddo, non pensando a nulla, mostrando solo la faccia pallida illuminata dallo sguardo, Toniolo aveva fatto fantasticare molte fanciulle del paese che, da quando egli rimase vedovo, avevano sentito più che mai il bisogno di prendere frequentemente della magnesia o del bicarbonato di soda; egli, enigmatico come un cofano vuoto chiuso a chiave, non aveva scoraggiata nessuna, vendendo a tutte la sua merce con la stessa fisionomia romantica ed incompresa, mostrando, nell'accartocciare gl'involti, le sue mani morbide, famigliari alle pomate, fini, lunghette, ornate al dito mignolo da un piccolo brillante, ed il sorriso vago di un uomo che insegue dei sogni.

Dopo il Cristo, bisogna vedere il celebre cofano del Cid. È un cofano sdrucito e tarlato, appeso ad una parete in una sala della sagrestia. La tradizione narra che il Cid portava seco questo cofano nelle sue guerre contro i Mori, e che i sacerdoti se ne servivano come d'altarino per celebrare la messa. Un giorno, trovandosi colle tasche vuote, il formidabile guerriero riempì il cofano di sassi e di ferramenti, lo fece portar da un ebreo usuraio, e gli disse: Il Cid ha bisogno di denaro; potrebbe vendere i suoi tesori, non vuole; dategli il danaro che gli occorre, egli ve lo render

Ma , se fosse nuova! se... Io non sono architetto e studioso per analizzare i particolari; mi lascio vincere dall'insieme, che è severo, raccolto, pieno di poesia storica e religiosa. Non domandò la mia fantasia: Chi pregò? Come vi pregò?... Il povero uomo passa; il cofano vecchio e l'avello antico rinchiudono l'enigma della sfinge.

Attraverso l'occhio orizzontale della macchina sotto la palpebra metallica un po' alzata vedo sventolare sul cofano, a prua, il gagliardetto triangolare tricolore e il suo motto d'oro «Vincere o morire» scintillante nel primo raggio di sole. Zaz